Splendori veneziani: Galuppi e il Salmo 121




Baldassarre Galuppi fu un compositore dalla vita movimentata, sempre pronto a viaggiare da una parte all'altra di un Europa impazzita per l'opera teatrale. Tra Firenze, Londra e San Pietroburgo ebbe anche il tempo, dal 1762 di coprire l'incarico di maestro di Cappella a San Marco nella Venezia che lo definiva "il Buranello" (nacque infatti nell'isola di Burano, nel 1706), in seguito fu organista privato della famiglia Gritti e direttore della cappella musicale dell'Ospitale degli Incurabili. Nella vasta e in gran parte sconosciuta produzione chiesastica del Galuppi si annovera anche il Laetatus sum (Salmo 121) in La maggiore per coro, soli, archi, fagotto e basso continuo che proponiamo oggi:






Il Salmo 121, il "saluto a Gerusalemme" fu probabilmente scritto dopo la riscostruzione del tempio e le mura della città nel periodo del grande ritorno dall'esilio:


Laetatus sum in his quae dicta sunt mihi:
in domum D
omini ibimus.

Stantes erant pedes nostri:
in atriis tuis Ierusalem.

Ierusalem quae aedificatur ut civitas:
cuius participatio eius in idipsum.

Illuc enim ascenderunt tribus, tribus Domini:
testimonium Israel
ad confitendum
nomini Domini.

Quia illic sederunt sedes in iudicio:
sedes supe
r domum David.

Rogate quae ad pacem sunt Ierusalem:
et abundantia diligentibus
te.

Fiat pax in virtute tua:
et abundan
tia in turribus tuis.

Propter fratres meos et proximos meos:
loquebar pacem de te.

Propter domum Domini Dei nostri:
quaesivi bona tibi.


Quale gioia quando mi dissero:
"andremo alla casa del Signore!".

Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte Gerusalemme!

Gerusalemme è co
struita
come una città unita e compatta.

E' là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d'Israele,
per lodare il nome del Signore.

Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.

Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;

sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi.

Per i miei fratelli e i miei amici
dirò "su di te sia pace!".

Per la casa del Signore nostro Dio
chiederò per te il bene.




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