Riceviamo e pubblichiamo
Chissà se qualcuno se ne è mai accorto: sul davanzale della bella finestratura del Capitolo antoniano a Padova, c'è un pezzo di storia della città. Sui brani marmorei, consunti e a volte occultati o da qualche vaso messo qua e la, a dalla ruggine proveniente dalle spesse inferiate, si estendono miriadi di incisioni. Opere rozze, tracciate con chissà che attrezzi, in una sorta di atto vandalistico d'antica data che a vederlo, trova le sue ragioni. A prima vista sembrerebbero scarabocchi qualunque ma poi, tra emblemi carraresi e stemmi gentilizi, castelli e armi di un medioevo forse un po' annoiato, spunta simpatica una figura con cappuccio (una caricatura fratesca?) che se ne esce da una città turrita, forse la stessa Padova. C'è pure una firma in caratteri gotici, "Domenego". Sarà stato lui l'autore di queste interessanti incisioni? Un frate che si interessava d'araldica e di battaglie o un qualche mercenario dei Da Carrara che intendeva lasciare indelebile ricordo del suo passaggio? Insomma, un mistero su marmo alla portata di tutti. Basta dare uno sguardo.
F. G.
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