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La corsa alla Cattedra marciana: un "patto piemontese"?



Fantasia: come può un monsignore come Giordano celebrare l'Avvento da Patriarca? In meno di venti giorni la candidatara ufficiale, la pubblicazione della nomina, l'ordinazione episcopale e la presa di possesso?

da Corriere del Veneto
La complessa e travagliata vicenda della successione al cardinale Scola (ormai dallo scorso giugno arcivescovo di Milano) potrebbe essere vicina a un giro di boa. Papa Ratzinger sembra aver espresso il desiderio che il nuovo patriarca celebri l’Avvento in Laguna, di conseguenza i giochi hanno subito un’accelerazione. Il più attivo, in questa direzione, sembra essere il segretario di Stato Tarcisio Bertone, al punto che il documentato sito web Vatican Insider, in un articolo di Marco Tosatti, parla in maniera esplicita di «blitz imminente». Ma che cosa sta succedendo? Bertone, da tempo, cerca di promuovere monsignor Aldo Giordano, osservatore permanente presso il Consiglio d’Europa, già Segretario generale del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa, (Ccee), l’organismo che collega e coordina le varie organizzazioni di vescovi.
A suo tempo il segretario di Stato ha «sponsorizzato » Giordano (piemontese come lo stesso Bertone) per la cattedra di Torino, poi andata come sappiamo a monsignor Cesare Nosiglia, vescovo emerito di Vicenza. Fallita l’operazione Torino, il nome di Giordano è ritornato, sempre su pressione del braccio destro di Benedetto XVI, per la successione al cardinale Dionigi Tettamanzi sulla cattedra ambrosiana: manovra fallita per la seconda volta, dal momento che il Papa ha preferito Scola. Ora Bertone sembra essersi impuntato e, quasi sfidando tutti, torna alla carica con il suo favorito. Una strategia che ha già creato qualche malumore, tanto più che «è strano che un prelato, che non è neanche vescovo, si trovi a giostrare sempre per diocesi cardinalizie, anche se nel frattempo si sono liberate altre diocesi, che probabilmente sarebbero più adeguate a chi come lui non ha esperienza pastorale al vertice di una curia episcopale», scrive Vatican Insider. Altro problema è la caratterizzazione di Giordano, focolarino, una scelta ecclesiale che potrebbe incrinare i delicati equilibri in patriarcato tra i diversi movimenti, dove la presenza dei neocatecumenali è sempre più diffusa.
A contrastare il «blitz» di Bertone ci sarebbe la Conferenza Episcopale italiana, che auspicherebbe una decisione più «partecipata», soprattutto trattandosi di una nomina importantissima come quella del patriarcato di Venezia, diocesi che, ricordiamo, nel XX secolo ha dato tre Papi alla cristianità. In una discussione più aperta, in cui fosse coinvolta sia la Cei che la Congregazione dei Vescovi, il nome di Giordano non avrebbe quasi nessuna possibilità di passare. Allora salirebbero, per esempio, le quotazioni di Francesco Moraglia, vescovo di La Spezia. Moraglia, appoggiato dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, e dallo stesso Scola, potrebbe continuare, senza incognite, il lavoro avviato dal porporato lombardo a Venezia sul fronte Marcianum e Oasi, per esempio. Ma non è finita. Si deve tener conto del «federalismo ecclesiale » da tempo proposto dai vescovi del Triveneto riuniti nella Cet. Molti dei presuli nordestini preferirebbero un patriarca espressione del territorio e non un candidato «paracadutato» da Roma. In questo caso avanzerebbe allora la candidatura di Andrea Bruno Mazzocato, arcivescovo di Udine, personalità equilibrata in grado di accontentare tutti. O quasi.

immagine Corbis

22 commenti:

federico tedeschini ha detto...

La prima d'Avvento è il 27 novembre (dicasi 27 novembre 2011!). Questo la dice lunga sulla credibilità di queste rivelazioni. O meglio, ci fornisce la chiave di lettura delle stesse...

Pasquinator veneto ha detto...

COMASTRI SI CHIAMAVA
E A VENEZIA ARRIVAVA
AL POSTO DI CE CHE MAI SE NE è ANDATO
TOSCAN GRADITO E POCO PENSATO.

Anonimo ha detto...

trenta trentini entrarono in trento tutti e trentatre trotterellando.

Anonimo ha detto...

Magari Comastri, magari!

Anonimo anche detto Pastor ha detto...

AHAHAH... Io so tutto. Ma certo non lo vengo dire a voi, nostalgici di Siri, basta far i pajassetti..

Anonimo ha detto...

Se arriva Mazzocato so' CAZZ.. UOLE PER TUTTI.

Anonimo ha detto...

Ma che caspita vai dicendo, Pastor, che tu non sai proprio un piffero di niente! Ma basta con quelli che fanno finta di sapere chi sara' il patriarca, ma di non volerlo rivelare! Non vi crede nessuno!

Anonimo ha detto...

In tema di nomina alcuni si atteggiano coma la Paciaroni

Anonimo Angelicus detto anche Pastor ha detto...

Ormai siamo al si salvi chi può.

Federico Tedeschini ha detto...

PASQUINO VENEZIANO

De novo P.

Non son tra gli astri
Non cerco sistri
Non porto nastri
Io son ...

Pasquinator veneto ha detto...

COMASTRI!

VOLGEA AI FINI
LA CARA SPERANZA
E ORA PE' VENEZIANI
DI FAR TRANSUMANZA!

Anonimo ha detto...

Pasquinator , ma Comastri arriva o no? Perché non si è capito chi parte per la transumanza..

federico tedeschini ha detto...

PASQUINO VENEZIANO

VENITE TUTTI
AL MARCIAN TRONO
SAN PIETRO LASCIO
CON SGUARDO PRONO

NON PORTO ORO
NE' FACCIO LAGNA
NON CHIROTECHE
NE' CAPPAMAGNA

Anonimo ha detto...

La nebbia agli irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
urla e biancheggia il mare;
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir dè tini
Va l'aspro odor de i vini
L'anime a rallegrar.
Gira sù ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:
Sta il cacciator fischiando
Su l'uscio a rimirar
Tra le rossastre nubi
Stormi d'uccelli neri,
Com'esuli pensieri,
Nel vespero migrar.

Anonimo ha detto...

ecco il curriculum del nuovo patriarca:
Mario Borghezio.Laurea in giurisprudenza[1],avvocato, esponente della Lega Nord, è stato consigliere comunale di Torino, deputato alla Camera dal 1992 al 2001, sottosegretario alla Giustizia nel 1994 durante il primo governo Berlusconi.

È stato anche Presidente del cosiddetto "Governo della Padania" dal 1999 al 2004.

Prima di far parte della Lega Nord, ha avuto esperienze sia nel movimento monarchico che negli ambienti dell'estrema destra extraparlamentare. Ha affermato di avere militato da giovane nel movimento Jeune Europe (movimento internazionale di ispirazione "nazionalrivoluzionaria" fondato da Jean Thiriart).[2][3]

Attualmente è deputato del Parlamento europeo, di cui è membro dal 2001, e al quale è stato rieletto nel 2004 per la lista della Lega Nord nella circoscrizione Nord-Ovest, ricevendo 35.000 preferenze; è stato rieletto nelle elezioni europee del 2009 con 48.290 preferenze.

Iscritto inizialmente, così come gli altri parlamentari della Lega, al gruppo euroscettico nazionalista Indipendenza e Democrazia, dal 27 aprile 2006 è passato tra i membri non iscritti. Nel marzo 2006, infatti "Indipendenza e Democrazia" aveva espulso temporaneamente i parlamentari della Lega per divergenze sulla gestione dei fondi del gruppo e a causa delle provocazioni di Roberto Calderoli in seguito alla pubblicazione delle caricature di Maometto sul Jyllands-Posten che hanno portato alle dimissioni di quest'ultimo dal governo. In seguito si è iscritto all'eurogruppo Unione per l'Europa delle nazioni.

Borghezio è membro della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni; della Commissione per le petizioni; della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori; della Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia; della Delegazione alla commissione parlamentare mista UE-Romania; della Delegazione all'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE.

Nell'agosto 2009 dichiara a Radio Padania Libera che avrebbe chiesto «in sede europea che tutti gli stati membri tolgano il segreto apposto sugli avvistamenti Ufo, e mi adopererò affinché anche coloro che ci rappresentano al Consiglio d’Europa facciano la stessa cosa»[4].

Anonimo ha detto...

Comastri e' il migliore,... Spero che Pasquino abbia ragione.

Anonimo ha detto...

Movesi il vecchierel canuto e bianco
del dolce loco ov’ha sua età fornita
e da la famigliuola sbigottita
che vede il caro padre venir manco;

indi traendo poi l’antiquo fianco
per l’estreme giornate di sua vita,
quanto piú pò, col buon voler s’aita,
rotto dagli anni, e dal cammino stanco;

e viene a Roma, seguendo ‘l desio,
per mirar la sembianza di colui
ch’ancor lassú nel ciel vedere spera:

cosí, lasso, talor vo cerchand’io,
donna, quanto è possibile, in altrui
la disïata vostra forma vera.

Anonimo ha detto...

Meno male che la Redazone aveva garantito, tramite la censura moderatoria previa, la non pubblicabilità dei messaggi demenziali ... complimenti !

Redazione Sacris Solemniis ha detto...

La Redazione aveva garantito la censura dei commenti volgari.

Non meniamo il can per l'aia, grazie.

Saluti

Redazione Sacris Solemniis

Anonimo ha detto...

Can che abbaia, non morde!
.... o non dorme?
Bohh ... ???

Anonimo ha detto...

Chi dorme non piglia pesci!

Anonimo ha detto...

E si ora .... chi non risica non rosica ...
Basta con i commenti demenziali.
A tutto hanno dato inizio le filastrocche demenziali di Federico Tedeschini e Pasquinator.
Sapete cosa vi dico?
Chi va con lo zoppo, impara a zoppicare!

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