di Andrea Tornielli (per Vatican Insider)
Come anticipato questa mattina da Vatican Insider il dialogo tra la Santa Sede e i lefebvriani è giunto a un passo decisivo. Dopo aver studiato con attenzione il testo del preambolo dottrinale con le modifiche chieste dal superiore della Fraternità San Pio X, Benedetto XVI ha preso la sua decisione e l’ha comunicata al cardinale William Levada, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, e al segretario dello stesso dicastero, l’arcivescovo Luis Ladaria Ferrer, durante l’udienza concessa a entrambi sabato scorso. Il testo della dichiarazione dottrinale è stato consegnato dal cardinale Levada nelle mani di monsignor Fellay questo pomeriggio, a Roma, nel palazzo del Sant’Uffizio. Il superiore lefebvriano era arrivato già ieri nella casa della Fraternità San Pio ad Albano laziale. Il preambolo è ancora top secret, ma sarà pubblicato – così era stato assicurato fin dall’inizio – nel caso in cui l’accordo tra la Santa Sede e la Fraternità fondata da monsignor Lefebvre venisse formalizzato. La decisione finale è dunque ora nelle mani del vescovo Fellay: se deciderà di aderire nei prossimi giorni sarà dato l’annuncio ufficiale dell’accordo e la Fraternità San Pio X diventerà una prelatura personale direttamente dipendente dalla Santa Sede. La storia dei burrascosi rapporti tra la Santa Sede e la Fraternità invita a essere cauti: nel 1988 Lefebvre aveva già sottoscritto un accordo dottrinale ma all’ultimo momento decise di rompere le trattative dicendo di non fidarsi delle autorità vaticane e consacrò illecitamente, senza mandato papale, quattro nuovi vescovi, tra i quali Fellay. Da allora molte cose sono cambiate. Oggi il superiore della San Pio X, che ha ribadito il suo pensiero lo scorso 7 giugno con un’intervista sul bollettino ufficiale della Fraternità, sa bene che Benedetto XVI desidera arrivare a una riconciliazione che rimargini la ferita di ventiquattro anni fa. Se Fellay, dopo aver ricevuto la risposta vaticana, firmerà la dichiarazione dottrinale, l’accordo sarà annunciato ufficialmente. Rimarrà invece in ogni caso aperta la questione riguardante gli altri tre vescovi lefebvriani, Tissier de Mallerays, de Gallareta e Williamson, i quali avevano contestato con una dura lettera finita poi sul web il cammino di Fellay verso l’accordo con Roma. Anche nel caso il superiore della San Pio X firmi la dichiarazione dottrinale, le posizioni dei tre vescovi saranno esaminate singolarmente dalla Congregazione per la dottrina della fede.
1 commento:
La fase è delicatissima. Vedremo se i tre vescovi assatanati verranno ri-scomunicati. Sarà un trionfo il rientro di Fellay. Pontificherà a Roma.
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