Uno sguardo veneto sulla Liturgia, musica e arte sacra, le attualità romane e le novità dalle terre della Serenissima.
Sul solco della continuità alla luce della Tradizione.

Moraglia Patriarca: il Pontificale a San Giorgio Maggiore




Meglio tardi che mai. Infatti, con un po’ di ritardo pubblichiamo alcune fotografie (tratte da Facebook) del Pontificale celebrato nella festa di San Giorgio (23 aprile), dal Patriarca Francesco Moraglia presso l’Abbazia di San Giorgio Maggiore in Venezia. 
Ha concelebrato anche Dom Norberto Villa O.S.B, Abate dell'Abbazia di Praglia di cui San Giorgio Maggiore è dipendente dal 2007. Il Pontificale è stato servito dai monaci benedettini dell’Abbazia e dai seminaristi del Patriarcato. 
Intanto Venezia si aggiudica un'altra liturgia Coram Deo nel panorama liturgico "ordinario" della città...















Le immagini sono state tratte dalla pagina Facebook "Abbazia di San Giorgio".

28 commenti:

Anonimo ha detto...

Che classe che ha Moraglia... sembra un un papa. Ostrega! Proprio come i vescovi de casa nostra!

Ginetto Verdeguri ha detto...

Qualche dun gà da regaeare un paro de scarpe da messa al patriarca niovo. Nol se pol vedar co chee scarpone elegante come che l'è. Sarà che so vecio, ma mi el me ricorda tanto chea bona anema del patriarca Urbani: col vegnea fora daea sacrestia de samarco coa a coa longa e benedicente me jera difissie no piansare daea comossion colpio dala solenne religiosità del sogeto. Che tempi fioi cari!

Anonimo ha detto...

Molto belli i paramenti! Stupenda la mitria! Ma è nuova?

Anonimo ha detto...

Pontificli con quattro gatti, qualche laico chiamato apposta per "fungere" da popolo, monaci e seminaristi per fare un po' di clero (i seminaristi girano per ogni dove come gli aerei di Mussolini), paramenti scompagnati e altare coram Deo (perchè almeno Lui c'è sempre)...che gloria, che fasti, che pompe, che solennità !

Anonimo ha detto...

PARATO MERAVIGLIOSO: SE UTILIZZAVA CASULA E MITRA DI QUESTA CELEBRAZIONE ANCHE PER SAN MARCO IERIMO A POSTO!!! W W W W W W MORAGLIA PATRIARCA DE VENESSIA..!!

Anonimo ha detto...

Perchè l'abate di Praglia non ha indossato la pianeta come gli altri? E la mitria (gli spetta)? Non sarà mica ammalato di matiazzite?

Il 13 ero al Santo verso le 11 e ho visto andar su la messa col Vescovo di Padova. Beh, i concelebranti erano parati in pompa e il monsignore sembrava il cappellano di Mardimago alla liturgia feriale.

Anonimo ha detto...

La casula probabilmente è fatta con materiale di risulta (un piviale, un velo omerale da messa, chissà). L'Abate con casula scompagnata... mah.

Quando verrà trattato un po' meglio questo grande Patriarca?

Anonimo ha detto...

Trattato un po' meglio ? Grande Patriarca ? Che buffe locuzioni !

Anonimo ha detto...

Se l'Autore del post delle 12,27 crede di aver dato la stura ad una tiritera nevrotica e ripetitiva come quella ridicola sui titoli accademici (!), si sbaglia di grosso.

Anonimo ha detto...

Può pur essere, ma finchè qualcuno risponde in polemica, si va certamente avanti a "tiritere". Resta il fatto che "grande" e "trattato un po' meglio" sono in linea con lo smodato e incomprensibile culto della personalità che in queste pagine purtroppo riecheggia sovente ...

don Vittorio ha detto...

Belli i candelieri dell'altar maggiore!

DELFICA ha detto...

La pesante tenda di velluto rosso si scosterà, a mano di un sediario. Uscirà il cardinale protodiacono Burke che con pronunciata emozione proclamerà alla platea magna:

Annuntio vobis gaudium magnum:
Habemus Papam!
Eminentissimum ac reverendissimum Dominum
Dominum FRANCISCUS,
Sanctæ Romanæ Ecclesiæ Cardinalem MURALIAM,
Qui sibi nomen imposuit CLEMENTEM XV.

Anonimo ha detto...

Ecco,la stura dei MITOMANI !

DELFICA ha detto...

Le campane della città suonavano a distesa da ormai cinque minuti.
Il monsignore suonò il campanello con la peretta che scendeva sulla testiera del letto.

-Eccellenza deside...-
-Chi è stato eletto? Chi?-
-Il Patriarca di Venezia, Monsignore!-
-Con che nome?-
-Clemente, monsignore!-
-chiuda le finestre...-

Il monsignore si rivoltò sul letto, dando schiena alla luce che stava per essere fatta sparire, secondo suo ordine. Allungò la mano sul comò, alla ricerca della corona. Sfiorò con il polso il pettorale d'argento, che cadde a terra rumorosamente.

Anonimo ha detto...

Certo che quelli che commentano questo blog non possono essere etichettati come dei sempliciotti... mi ha fatto venire la pelle d'oca il commento di Delfica delle 19:53!! Ho pensato subito a un vescovo romano...

Anonimo ha detto...

Io ad un padovano!

Anonimo ha detto...

rovigotto, scusate.

Dolly 88 ha detto...

Un pettorale a forma di croce d'Aquileia!!!!!!!! AAHHAHAHAHAHAHAH

el massea ha detto...

Tzé tzé tzé

Orfeide ha detto...

Piaccia o non piaccia, il patriarca Moraglia, in Veneto, sta dando lezioni a tutti.

Per l'età, sta impostando il futuro della Chiesa nel Triveneto.

In particolare si prenderà atto che il personale adatto ad incarichi superiori è sempre più scarso e che, pertanto, bisognerà rinunciare a qualche struttura importante, anche antica.

Dopo di lui, nulla sarà come prima.

Anonimo ha detto...

Si dice rodigino!

Anonimo ha detto...

Dopo di lui tutto sarà ancora come prima... sì, come prima del Concilio!

Orfeide ha detto...

Come prima del Concilio? Ma nell'ermeneutica della continuità non esiste un prima e un dopo Concilio.
Se un vescovo dà questa sensazione, significa che obbedisce al Papa e consente con Lui.

D'altra parte la rovina portata dai c.d. vescovi conciliari è sotto gli occhi di tutti. A Roma conoscono bene lo sfacelo ecclesiale del Triveneto e ci sono diocesi che non sono più in grado di assicurare parroci propri neanche a parrocchie antichissime e di storia nobilissima.

Con la nomina di SE Moraglia si è indicata una strada diversa. Rigettare la strada precedente è doveroso se non altro perché si è rivelata fallimentare.

p.s. le facoltà di liturgia, oltre che discutere sulla congruità del culto eucaristico extra Missam (!!!), farebbero bene ad organizzare un incontro per leggere bene i risultati del sondaggio fatto dall'Osservatorio religioso del Nordest in occasione di Aquileia. Le liturgie giovanili hanno fatto scappare i giovani.

Anonimo ha detto...

...e no xe ben?!

Anonimo ha detto...

Io sono giovane (19) e posso dirlo liberamente: ripenserei seriamente alla mia vita se i benedettini tornassero alle glorie liturgiche, alla musica e all'arte. Io correrei a San Zeno.

Anonimo ha detto...

Salve, nella II e nella III foto si vede il Patriarca leggere sul Benedizionale, e, accanto a lui, un seminarista regge il secchiello; è stata compiuta una benedizione prima della processione introitale ? Cosa è stato benedetto ? Grazie.

Anonimo ha detto...

Io sono giovane (fate voi) e posso dirlo liberamente: ripenserei seriamente alla mia vita se i benedettini tornassero alle glorie liturgiche, alla musica e all'arte. Correrei da loro.

Orfeide ha detto...

Scusa Redazione, cos'è il contrario di "glorie liturgiche, musica ed arte"?

Grazie

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...