Uno sguardo veneto sulla Liturgia, musica e arte sacra, le attualità romane e le novità dalle terre della Serenissima.
Sul solco della continuità alla luce della Tradizione.

Gaetano Valeri, le sinfonie ed i concerti per la Cattedrale




Mentre alla Basilica di San Marco stava un Bonaventura Furlanetto indaffarato a proseguire l'immensa opera del predecessore, nelle cantorie della Cattedrale di Padova serpeggiava un vivace organista ed abile compositore, Gaetano Valeri: questi naque il 21 settembre 1760 ed ebbe a mentore Ferdiando Gasparo Turrini, al tempo organista a Santa Giustina. Dopo una parentesi "pittorica" conquistò presto le panche degli organi delle grandi chiese regolari dei Carmini e di Sant'Agostino. Approdò poi alla Cattedrale dove fu organista e compositore alla Cappella Musicale. Solo nei primi anni dell'800 il Capitolo dei Canonici gli affidò la completa direzione della Cappella. Celebratissimo "l'ingegno del Valerj era di creazione non d'imitazione" morì il 13 aprile 1822 accompagnato da uno stuolo di suoi "varj alunni". 
Seppure la produzione musicale del Valeri passi ai più inosservata, giacendo desolatamente dimenticata - l'immenso numero di composizioni sacre resta gelosamente custodita alla Biblioteca Capitolare patavina - la casa discografica Tactus ha recentemente riproposto (in collaborazione con il Comune di Cingoli!) certe sue interessanti opere eseguite dagli Hermans Consort diretti da Fabrizio Ammetto con un abile Luca Scandali all'organo. Queste Sinfonie e concerti coll'organo che andavano probabilmente a concertare le celebrazioni solenni della Cattedrale di Padova all'introito o durante l'offertorio sono caratterizzate dalla presenza dei corni da caccia che andarono ad aggiungersi dalla secondo metà del '700 agli archi e agli oboé. Queste composizioni, caratterizzate da due o tre movimenti oppure da un un unico movimento alla maniera galuppiana, riflettono l'influenza dello dell'ultimo stile galante, senza rinunziare alla rigorosa costruzione barocca e a quella semplificazione formale cara alla tradizione italiana


5 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutto a maggior gloria di Dio. Posso solo immaginare lo splendore delle liturgie dell'epoca!

Gigetto Forsadura ha detto...

Aaahahahahah ma ve rendio conto de queo che proponì? ROBA DA PERUCHE MORTA E SEPOLTA! NEL DOMO 'STE ROBE? VANTI CO LE CHITARE, A PAPA CESCO GHE PIASE CUSSì!

Lillo Grinta ha detto...

Sta Tony de' vini
all'episcopio
e Gaetan Valerj
a sepoltura.
Messa in musica?
Ti schersi?
Rosso e castraura!

Tonino Sempreinpìe ha detto...

Eo go scoltà, beo beo, bravi.

Anonimo ha detto...

Ragazzi, che meraviglia! Proprio come oggi il Capitolo di Padova si spendeva per arricchire la chiesa di gloria e cultura... vero?

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