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A Schio, le proteste sull'altare




di Anna Lirusso per Il Giornale di Vicenza 
Scuote gli animi e divide il gesto di fra Dino Pistore. Domenica mattina [10 settembre nrd] a fine messa in duomo il religioso ha preso in mano il microfono, si è spogliato delle vesti sacerdotali e affidandosi alle parole di Etty Hillesum, scrittrice olandese di origine ebrea deportata in un campo di concentramento, ha raccontato la sua sofferenza per lo sradicamento dei frati Cappuccini da Schio dopo 5 secoli. Il giorno successivo al gesto non si parla d'altro in città. La gente commenta la scelta del frate di togliersi i paramenti e di lanciarli sopra l'altare prima di parlare a cuore aperto ai fedeli che subito l'hanno applaudito con vigore mentre la schiera di sacerdoti che officiava messa restava attonita alle sue spalle.  «L'applauso era l'ultima cosa che volevo sentire di fronte a questo gesto», ha subito detto fra Dino in pantaloncini corti e t-shirt dopo quella ribellione pubblica che ha scosso gli animi.  «È stata una protesta lecita - commenta Anna Malai, che lavora in un bar del centro - Stamattina non si parlava d'altro e tutti concordavano nel dire che prima di essere preti sono uomini».  «Quello di fra Dino è stato un gesto coraggioso e forte - spiega Gianfranco Gonzato del gruppo pastorale - Tutti noi eravamo avvolti in qualcosa che non sentivamo fino in fondo, c'era bisogno di liberare e cercare il vero significato delle cose». «Si è spogliato di tutto per mostrare il suo dolore - dice Anna Todesco - La vera profanazione è stata togliere i frati a Schio. L'espressione così violenta che ha scelto dà il senso del peso per la perdita della comunità cappuccina per tutti noi. Ha mostrato la fragilità dell'essere e la gente lo ha capito». Ma accanto ai commenti positivi c'è chi la pensa diversamente. «Quel gesto non lo condivido - dice Giuseppe Fontana -. Ha fatto voto di povertà, castità e obbedienza ed è venuto meno ad uno dei tre voti, probabilmente il più difficile da rispettare».  

Videsi allora esser divenuto un altr'uomo, ed essersi vestito d'uno spirito novello, perciocchè considerando esso stesso la gran dignità del Sacerdozio, procurò di tale acquisto delle virtù necessarie all'amministrazione d'un tanto carico, e di applicarli unicamente alla santificazione propria, e degli altri, all'utilità della Chiesa, e alla propagazione della gloria di Dio .
Vita del Beato Gregorio Barbarigo 
di F. Tommaso Agostiono Ricchini
trad.e Abbate Prospero Petroni




4 commenti:

Anonimo ha detto...

Almeno fosse rimasto in mudande. Ma niente, non succede mai niente di interessante. E comunque si vede che si sta grattando le balle.

Anonimo ha detto...

Fra Dino non è avulso da un certo linguaggio colorito. Parlando da scledense, mi dispiace per la perdita dei frati, nella rettoria della mia parrocchia, s.pietro. però chi semina raccoglie e partendo dalla musica coi bonghi in chiesa e il tour per l'italico stivale della stessa band giovanile, le prime comunioni trasformate in un pranzo con tanto di tavola imbandita con piatti e tovaglioli nella cappella del convento, per non citare del frate "rasta" di cui non dirò il nome nella stessa comunità, cosa volete pretendere? Va da se che i giovani di stretta osservanza "olè olé, clap clap" che si erano formati in questo ambiente intervistati dalla stessa giornalista hanno espresso che non andranno ad alcuna messa all'infuori della loro, piena zeppa di abusi e cretinate varie: chi sono i veri gregari e coloro che creano ghetti chiusi? I veri fedeli tradizionali o queste frange impazzite oramai diventate la regola e di cui ci siamo assuefatti? per non parlare del sacrilegio di volgere le terga all'altare che contiene le reliqui di santa Felicissima Martire, di quella Chiesa dei primi secoli che fra Dino vorrebbe inseguire obliterando a piè pari la chiesa preconciliare, la stessa chiesa che gli ha fatto trovare un convento francescano di cui si doglie così tanto di lasciare.
Alessandro F.

Anonimo ha detto...

Cose così me le aspettavo in quella diocesi dove i preti entrano in minimoto e dove c'è il vescovo che parla con lo schiocco...

Anonimo ha detto...

ahahahah il vescovo che parla con lo schiocco... sono pappoi di una bocca impastata..........

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