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Sistina: Liberto au revoir, arriva Palombella




Cambio di direzione alla Sistina? Magister già a gennaio accennava ad una sostituzione ai vertici del coro dei Papi, con un Don Palombella al posto del Liberto. Sei giorni dopo il vaticanista de "L'Espresso" si affrettava a smentire. Ora, mentre il Pontefice si appresta a partire per il suo viaggio in Inghilterra, la direzione della Cappella Musicale Sistina sembra davvero vacillare, pronta per un salesiano (e bertoniano) Palombella. Svolta "conservatrice" del Ratzinger che non ha mai digerito la memorabile espulsione del 1997? Rispunterà la Papae Marcelli e il Miserere dell'Allegri? Una cosa è sicura, Palombella è giovane, non è Bartolucci e neanche "la stella in Roma" Miserachs Grau, che perde ancora l'occasione di ricoprire un (meritato?) importante incarico. 
 
-Città del Vaticano, 15 set. (Adnkronos/Ign) - Sarà don Massimo Palombella il nuovo direttore del Coro della Cappella Sistina. Musicista e compositore, don Palombella è al momento direttore del Coro Universitario ed è un grande conoscitore di musica sacra molto apprezzato in Vaticano e non solo.

Diplomato al Conservatorio di Torino, docente di Teologia dogmatica presso la facoltà di Teologia dell'Università Pontificia Salesiana e di Linguaggi della Musica alla facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza, è stato proprio lui a fondare nel 1995 il Coro Interuniversitario di Roma, una sorta di "laboratorio" a disposizione degli studenti delle numerose università presenti nella Capitale, nel quale apprendere l'arte della polifonia e la vocalità e conoscere i grandi polifonisti classici della "Scuola Romana" che va da Giovanni Pierluigi da Palestrina a Domenico Bartolucci.

Un'esperienza, quella del Coro Interuniversitario, che ha avuto numerosi riconoscimenti, a cominciare dal patrocinio concesso dal Pontificio Consiglio della Cultura in virtù delle ''qualità culturale delle sue prestazioni'' e ''dell'impegno di formazione del complesso musicale'' e dal conferimento nel 2004 della Medaglia del Pontificato da parte di papa Giovanni Paolo II ''per il servizio reso al culto divino e alla cultura musicale''.

Don Palombella gode della stima di illustri maestri di Conservatorio e soprattutto dei musicisti del Coro universitario da lui creato e finora diretto, e risiedono proprio nella freschezza dell'approccio, nella grande competenza e nel costante impegno formativo nel campo della musica sacra le ragioni della sua nomina. Tanto che, se a volerlo alla guida del Coro sembra essere stato proprio il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie da cui dipende il maestro della Cappella Sistina, anche don Giuseppe Liberto, con il quale don Palombella si avvicenderà, avrebbe espresso più volte la sua opinione favorevole in merito alla nomina.

Tra l'altro don Palombella è stato l'ideatore di un Coro che riunisse i cantori delle Università e dei Conservatori di Musica italiani, e di un'Orchestra formata dai migliori studenti dei Conservatori di Musica italiani In occasione della laurea honoris causa conferita il 17 maggio 2003 a Giovanni Paolo II. Un'idea raccolta dal ministero dell'Università e della Ricerca (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica), che lo ha nominato responsabile dell'Orchestra e del Coro dei Conservatori di Musica italiani in ordine agli incontri del Papa con la cultura universitaria europea in Vaticano. 

 -Palermo, 15 set. (Adnkronos) - ''Don Palombella è un musicista preparato ed è custode della tradizione musicale antica, in linea con la Cappella Sistina''. Lo afferma all'ADNKRONOS il direttore del Conservatorio 'Vincenzo Bellini' di Palermo, Carmelo Caruso, che ha avuto più volte occasione di collaborare con il nuovo direttore del coro della Cappella Sistina, don Massimo Palombella. ''Con padre Liberto - aggiunge Caruso - il repertorio della Cappella Sistina si era spinto verso scelte più ardite e moderne. Don Palombella invece è più conservatore e predilige certamente il repertorio dei grandi polifonisti classici della 'Scuola Romana'''.
Caruso e don Palombella si sono incontrati in ''occasione delle manifestazioni che il Santo Padre - spiega il direttore del conservatorio - organizza ogni anno in collaborazione con il ministero dell'Università e della Ricerca scientifica. E noi del conservatorio di Palermo - conclude Caruso - abbiamo sempre partecipato, mandando moltissimi studenti a fare parte del coro Interuniversitario che proprio Palombella ha fondato e diretto''.


 Articoli da Adnkronos, immagine da Orbis Catholicus secundus

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutto questo entusiasmo non lo capisco: non mi pare 'sto fenomeno!

Theodoros ha detto...

A mio parere nè MIserachs ne Palombella sono all'altezza di ricoprire l'incarico. Forse sarebbe opportuno pensare ad un laico piuttosto che ad un sacerdote? Impariamo da Westminster Cathedral...!

Anonimo ha detto...

Beh ma vuoi mettere?? il sacerdote è ricattabile.. il laico molto meno. A questi signori (Bertone, come pure tanti vescovi e preti nel mondo) della musica non interessa proprio nulla: per loro il canto sacro è solo sottofondo per coprire i buchi

Anonimo ha detto...

Theodoros!mi sa che non conosci la musica di Miserachs vai a S maria maggiore !
palombella che vergogna!!!!!!!!!!1

Anonimo ha detto...

Miserachs è giurassico, Palombella è un musicista??? Perchè non chiamare un maestro non italiano , avranno ascoltato a Londra ora , a Parigi allora come si fa musica di qualità??Perchè ostinarsi con preti e dell'ambito romano???
La chiesa dovrebbe per prima cosa risollevare le esecuzioni del suo canto proprio ( il gregoriano) e poi aprire i cantieri nella sistina coro e fare veramente una nuova restaurazione del coro del Papa.Tanto non accadrà nulla.che delusione..

Anonimo ha detto...

Miserachs giurassico? questa è veramente bella !!!
palombella non mi risulta che sia un musicista !!!forse sul carta! finora non l ho dimostrato ...... il canto proprio gregoriano vai santa maria maggiore ...

Anonimo ha detto...

Miserachs esegue un gregoriano superato , vedi le interpretazioni di Turco, Albarosa, Joppich....Palombella on è la sua specialità e con la polifonia fa il verso a Bartolucci......se questa era l'innovazione allora potevano lasciare Liberto.
Certo che le lezioni di Notre dame e Londra non sono servite anulla .Benedetto ci hai deluso

Anonimo ha detto...

Theodoros cos'è aspiri tu a ricoprire l'incarico? poi che un prete sia ricattabile mentre un laico no, è una vera stronzata. Per stare la devi avere un curriculum! voi avete i requisiti? allora non sarebbe meglio tacere e far pensare agli altri di essere ignoranti, anzicchè parlare e dargli la conferma?

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