Uno sguardo veneto sulla Liturgia, musica e arte sacra, le attualità romane e le novità dalle terre della Serenissima.
Sul solco della continuità alla luce della Tradizione.

Al via la corsa alla Cattedra marciana



E ora chi dopo Scola? E poi: come si configura la Chiesa veneta dopo la partenza del porporato-teologo, che ha guidato per quasi un decennio il patriarcato di Venezia (e, di conseguenza, la Chiesa del Nordest)? All’indomani della nomina di Scola ad arcivescovo di Milano, il rebus sulla successione si infittisce. Anche perché la «pratica» per individuare il successore inizierà a settembre e si presume che solo per Natale il patriarcato avrà il nuovo titolare. I rumours curiali mettono in prima fila il nunzio, veneto, in Venezuela, Pietro Parolin. Altre voci ricandidano alcuni autorevoli esponenti dell’episcopato italiano usciti di scena nella corsa per Milano: il vescovo-teologo Bruno Forte (di Chieti), intimo amico di Massimo Cacciari, Francesco Lambiasi di Rimini, già assistente nazionale dell’Azione cattolica, lo stesso cardinale Gianfranco Ravasi, «ministro» della cultura in Vaticano. Ma alcune indiscrezioni riferiscono che proprio l’ingresso di Parolin nelle votazioni della Congregazione per i vescovi sulla scelta di Milano sia un’indicazione importante sulla candidatura dello stesso diplomatico per la sede di San Marco. Persona discreta, molto disponibile e affabile— chi scrive potè incontrarlo in Vaticano in una calda giornata agostana di alcuni anni fa in vista di un viaggio in Asia —, vicentino, prete secolare, Parolin ha al suo attivo un risultato storico per la diplomazia vaticana: l’accordo con il governo socialista del Vietnam.
Ma intanto come si caratterizza la geografia «curiale» in terra veneta? Al patriarca non solo nella forma era riconosciuta l’autorità e la leadership da parte di tutto l’episcopato veneto, che ora si trova alla ricerca di una «guida». Anzitutto, con l’uscita di scena di Scola (e prima di lui di Cesare Nosiglia, presule di Vicenza), è da rilevare un dato: tutti i vescovi delle nove diocesi suffraganee di Vicenza (compresa Concordia-Pordenone, in osmosi con il Friuli) sono veneti, eccetto il friulano Lucio Soravito, di Adria-Rovigo. E del resto le ultime nomine episcopali in Veneto tengono molto in conto questo dato «territoriale»: a Vicenza è andato il «delfino» di Scola, Beniamino Pizziol, ausiliare del neo-arcivescovo di Milano; a Verona, da Vittorio Veneto, il veronesissimo (e interventista) Giuseppe Zenti, (tra le iniziative di segnalare il dibattito pubblico con l’iper-atea Margherita Hack su fede e Dio). A Concordia Giuseppe Pellegrini, veronese. Profilo molto «interno» e pastorale, quello dei vescovi veneti. Antonio Mattiazzo a Padova (in sella dal 1989, eletto giovanissimo: aveva 40 anni) è ormai il «decano » dei presuli veneti: a lui si deve la convocazione di Aquileia 2012, l’assemblea delle diocesi del Nordest prevista per il prossimo aprile. Spicca, per iniziativa sociale, il «vescovo-operaio» Adriano Tessarollo, sceso in piazza a Roma qualche settimana fa insieme ai lavoratori della centrale di Porto Tolle. Giuseppe Andrich a Belluno, Corrado Pizziol a Vittorio Veneto e Lucio Soravito ad Adria guidano le rispettive chiese locali con sguardo «pastorale», poco interventisimo e un’attenzione ai temi sociali. Ha un profilo più «internazionale » Gianfranco Gardin di Treviso, vista la sua esperienza in Vaticano come vice del dicastero per i religiosi e le suore. Al di fuori del Veneto restano in pista due nomi per la leadership triveneta in campo ecclesiale: Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste, e Andrea Bruno Mazzocato presule a Udine, il primo originario di Rovigo, il secondo di Treviso. Molto «ratzingeriano» Crepaldi, considerato «conservatore » per alcune posizioni socio- politiche, Mazzocato invece considerato di notevole profilo spirituale. Intanto pare dirimente il lasso di tempo per la scelta del nuovo patriarca. L’allungamento dei tempi per individuare un successore sembra indicare che su questo Scola possa avere voce in capitolo, proprio come l’ha avuta nella recente nomina di Pizziol a Vicenza.
da il Corriere del Veneto.it

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Francamente non saprei proprio chi indicare. Però, siccome è partito un cardinale, sarebbe almeno preferibile che ad arrivare sia un altro cardinale, già Venezia ha subito un pesante colpo e un bel declassamento...

Pastor Angelicus ha detto...

Buongiorno a tutti, mi chiamo Pastor Angelicus, volevo anzitutto comunicarvi che alle ore 12.00 del 28 giugno il mio amico Pietro Il Romano si è sparato un colpo in bocca. Ha lasciato detto che venisse qui riferito da parte di uno dei suoi conoscenti.

Riguardo al Patriarca, credo che il successore dovrà assolutamente essere una figura di primissimo piano nell'episcopato italiano, uno alla pari di Scola, perché già tutti, sacerdoti e fedeli laici a Venezia, si sentono come la peggiore delle scoasse, e la città stessa, affondata una volta per tutte coi suoi liquami puzzolenti, è diventata scoassa delle scoasse. Questo è ciò che penso, e presto vi dirò anche il nome di chi reputo il più adatto alla cattedra marciana.

Ugolino Coprofobo ha detto...

...mi sa che 'sto Pastor è il fantasma di Pietro il Romano ...

Pastor Angelicus ha detto...

Mi scusi, che cosa glielo lascia pensare? Sono molto in pena per la sua dipartita. D'altra parte la colpa non è sua, lo sanno tutti.

Ugolino Coprofobo ha detto...

Si, certo, certo, è stato costretto dalla vedovanza della Chiesa Marciana ... il povero non ha resistito allo strazio !

LALLO GRINTON ha detto...

Da Pietro il Romano mi sarei aspettato qualcosa di plateatico, come un bel salto dal campanile di San Pietro di castello... oppure una impiccagione alla loggia marciana! Che delusione! Ma adesso c'è il nuovo PASTOR.

Anonimo ha detto...

Ma quanto siamo ridicoli....pregate che è meglio, piuttosto di sparare a vuoto prendete la corona del rosario e..Ave Maria gratia plena,Dominus tecum Benedicta tu in mulieribus et benedictus fructus ventris tui, Sancta Maria mater Dei ora pro EIS peccatoribus et nunc et semper et in saecula saeculorum AMEN..vergognatevi...pregate per il nuovo patriarca che " Viene nel nome del Signore" e che faccia del bene alla VOSTRA DIOCESI !!! Orate orate. ( il solito piemontese )

Jijo Stracaganassa ha detto...

Orate ! Ma no se un pesse ... fa ben aea salute; si, si va ben e orate, ghe e demo anca al Sior Patriarca niovo quando ch'el rivarà !

Pastor Angelicus ha detto...

Ganassa ha ragione. Credo che si può fare a maggior ragione se arriva Paroìn "e'l pien de vin". Daea faccia xè uno che ghe piase i siegoi.

Anonimo ha detto...

Ma certo che siete proprio alla frutta...altro che vin....da noi si dice che il vino di bassa qualità è PIGHETA...voi siete come quelli....pregate che è meglio!!!
SANCTE MARCE ORA PRO EIS PECCATORIBUS (il solito piemontese)

Pastor Angelicus ha detto...

Anonimo delle 0.01: booooooooooohhhhh!
Intanto uno se ga copà, puareto... Speriamo che Scola scelga con cura il suo successore.

Jijo Stracaganassa ha detto...

Scola ... come che se fà col vin bon, se o scoea so pal gargato ...

Anonimo ha detto...

Pastor Angelicus scegli un nome più consono che quello non ti si addice....
SANCTE MARCE ORA PRO EO PECCATORES !!!!
BEVI PIGHETA .....

Pastor Angelicus ha detto...

Aiuto, e concordanse......!!!! Aiutoo!

Mi dispiace, ma mi riesce difficile cambiare nome, mi chiamo così. Aggiungerei anche:

Dies amara valde.

Jijo Stracaganassa ha detto...

Valde ... come e pastijie de'na volta che e faseva tanto ben ma che e jea amare amare, mama mama quanto! Quee valde eà ? (... a Jole però a le magnava voentiera parchè a se 'na vaca cossiensiosa ...).

Joseph Gemma ha detto...

Avvertimento: Il monumento a Paolo VI nella cattedrale di Brescia
http://to-chihiro.blogspot.com/2011/06/diocesis-de-brescia.html
http://www.youtube.com/watch?v=Aff9F8QoJsQ

Anonimo ha detto...

... no, el se soeo bruto bruto invardabie e co l'epigrafe sbajada, degno retagio de tanta ignoransa
... ma chi chel se 'sto mitomane ? Ma gavè mai visto a serie dee facce sui basamenti del baldachin del Bernini a San Piero? Ma no stemo dir cassae, please ... 'sta sente vede Satana anca sua carta igienica a fioreti del Lidl !

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