Uno sguardo veneto sulla Liturgia, musica e arte sacra, le attualità romane e le novità dalle terre della Serenissima.
Sul solco della continuità alla luce della Tradizione.

Il figlio del prete: la scure sul "Donpa" canterino

Il "Donpa" sul palco. In un anno si è chiusa la sfavillante e redditizia carriera del sacerdote-star
Dalle stelle alle stalle. Si chiude il sipario sul compositore del "liturgic-pop" e "sacro-rock" più intonato nelle chiese del Triveneto... amen.

di Mariangela Delisio (per Il Quotidiano italiano)
“È troppo pericoloso per lui far sapere in giro che questo figlio esiste, che è suo figlio”. Con queste parole scritte su un forum cattolico, una donna confessava di essere madre di un figlio del ‘peccato’, il peccato più grande dell’uomo con cui lo aveva concepito. Un ‘Uccelli di rovo’ della realtà. Iniziava ad uscire allo scoperto così la compagna di un ‘padre’ molto particolare, in quanto non è né un uomo sposato, né fidanzato, né separato, bensì un presbitero cattolico, Don Paolo Spoladore. Il 28 settembre scorso, infatti, il giudice Maria Teresa Rossi del Tribunale dei minori di Venezia ha stabilito, dopo l’inequivocabile risultato del test del DNA, che il bambino è proprio il figlio di Don Paolo e per il parroco, sospeso dalla sua attività già da un anno, ha disposto l’obbligo di mantenimento oltre al rimborso delle spese processuali. Il fanciullo assumerà il cognome ‘Spoladore’ in aggiunta a quello della madre, alla quale è totalmente affidato. La paternità di un sacerdote non era mai stata stabilita prima di questo caso.
Classe ’60, cantautore di brani devozionali ispirati alla Bibbia e al Vangelo che trascinano le folle, fondatore di una società dai bilanci sempre in attivo (900mila euro circa), curatore di seminari di comunicazione, ‘DonPà’ come lo chiamano i suoi devoti fedeli, il 25 giugno 2010 “a seguito dell’indagine previa avviata dalla Curia di Padova su alcuni fatti che lo riguardano” era stato sospeso dall’esercizio del ministero presbiterale (a divinis) dal vescovo di Padova, mons. Mattiazzo. I fatti che lo riguardano sono appunto un figlio di 9 anni avuto da una psicologa cinquantenne, che oggi la legge gli impone di mantenere.
Parroco dal rock nelle vene, amato dai suoi fedeli, Don Paolo, 9 anni fa, ha concepito un figlio con una donna. E’ anche andato a vederlo in ospedale dopo il parto, ha battezzato il piccolo e poi è sparito per sempre. La psicologa però non è mai riuscita a dimenticare l’accaduto, forse anche spinta dall’immagine di suo figlio così somigliante al padre, quando imbraccia la chitarra seduto sul letto della sua cameretta.
Il vescovo Mottiazzo aveva anche dichiarato che “i corsi di formazione condotti da don Paolo Spaladore e l’attività da lui svolta in ambito musicale ed editoriale (quindi concerti, cd, libri, ecc) erano iniziative di cui il sacerdote risponde personalmente e che non hanno alcuna approvazione da parte dell’autorità ecclesiastica”.
Insomma, una storia vagamente simile a quella di Don Sante Sguotti, 44 anni, da parroco a camionista, da sposato con il Signore, a compagno di una donna e padre di un figlio. Con una sola grande differenza, mentre Don Sguotti ha intrapreso la strada del sacerdozio per svolgere il mestiere di parroco in modo diverso da quello seguito dal parroco del suo paese (Bagnoli di Sopra), ed è poi inciampato volontariamente in una moglie e in un figlio, cambiando nuovamente vita, Don Paolo ha sempre negato la sua ‘scappatella’, non sottoponendosi mai al test del DNA. Don Spoladore infatti non si è mai presentato davanti al giudice per discutere di quella relazione segreta durata tre anni, dal 1999 al 2002.

13 commenti:

Anonimo ha detto...
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importante ha detto...

Don Paolo Trombadore è una figura ambigua, però per onestà dobbiamo ricordare sempre che il cosiddetto test del DNA ha un alto tasso di "falsi positivi"...

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Redazione Sacris Solemniis ha detto...

I vocaboli di basso spessore non sono ammessi su Sacris Solemniis.

Saluti.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Donpa, mi dispiace tanto tanto sia finita così.... il tuo è stato un carisma grande che ha arrichito una chiesa vecchia e degna di un papa retrogrado, fermo al latino e al gregoriano.

Samy

Anonimo ha detto...

Riformulo; finalmente un sacerdote non omosessuale che fa figli secondo natura, sembra bello ! (le pruderie grammaticali della redazione sono soddisfatte !?).

Anonimo ha detto...

Sembra bello? W San Luigi Gonzaga!

Anonimo ha detto...

ho sempre seguito e letto questo blog,sin dall'inizio,solo nei suoi articoli,mai nei commenti,mai più....gli articoli sono sempre ben fatti e interessanti,i commenti rivelano invece solo una bassa lega di commenti da bar.sintomo solo di degrado educativo e spicologico.
mi spiace perchè l'amministrazione del blog non merita questo.
non leggerò più i commenti,ma solo gli articoli.
grazie all'autore.per lo spessore del lavoro svolto.per quanto riguarda questa vicenda e la precedente dello sguaotti,credo che vada ora approfondita con rigore e senza pregiudizi,non negli aspetti pruriginosi che lasciano il tempo che trovano,ma l'entroterra della formazione,studi,ambiente,ideologie,contenuti persone,docenti,libri.... ecc in cui e con cui i candidati si sono venuti a formare e che hanno dato vita a questo 40rantenne che vive una doppia vita senza tanti segni di avvertire responsabilità e maturità.......e continuava a cantare.......
grazie ancora,ciao
massimo da Bologna.

Anonimo ha detto...

Gesù, quanta degnazione vossia ... !

Anonimo ha detto...

1Sam 24:
...Gli uomini di Davide gli dissero: «Ecco il giorno in cui il Signore ti dice: “Vedi, pongo nelle tue mani il tuo nemico: trattalo come vuoi”». Davide ... disse ai suoi uomini: «Mi guardi il Signore dal fare simile cosa al mio signore, al consacrato del Signore, dallo stendere la mano su di lui, perché è il consacrato del Signore». Davide a stento dissuase con le parole i suoi uomini e non permise loro che si avventassero contro Saul.

Non avventatevi nemmeno voi sul consacrato del Signore, pur peccatore, di oggi.

Anonimo ha detto...

con questa sentenza di paternità mai riconosciuta e di fatto con l'insistente silenzio sempre negata come anche la relazione con la mamma del bambino, non cambia nulla per l'attività del sacerdote.
da anni aveva preferito alla parrocchia e normali funzioni del sacerdote, le attività di cantante musicista e docente di corsi . a queste si dedicava totalmente o quasi da almeno 10 anni. alla parrocchia le briciole del suo tempo. ha una casa editrice in società e dei dipendenti e un notevole business da continuare a gestire e cosi sarà finalmente libero anche formalmente da impegni e voti. sembra quasi tutto calcolato per potersi lasciare alle spalle in fretta un ruolo che davvero gli stava troppo stretto.ed infatti come per don sante la riduzione allo stato laicale sarà veloce ed indolore . mentre altri non l'avranno mai o dovranno faticare parecchio per ottenerla

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