di Marco Tosatti (per Vatican Insider)
Dopo la partenza del card. Angelo Scola per Milano, al termine di una lunga campagna interna che ha avuto per protagonisti alcuni principali esponenti della Curia, e che ha avuto come esito il successo della decisione presa molti mesi prima da Benedetto XVI, è ancora aperto il problema della successione a Venezia. Anche se la diocesi in sé non è molto grande (specialmente se paragonata a Milano, la più grande diocesi del mondo) la sua rilevanza in termini ecclesiastici è grandissima. Non bisogna dimenticare infatti che dal Patriarcato lagunare sono giunti, nell’ultimo secolo, ben tre pontefici: Pio X, papa Sarto; Giovanni XXIII, papa Roncalli, e Giovanni Paolo I, papa Luciani, anche se una morte prematura ha troncato dopo soli 33 giorni il suo regno.E’ comprensibile quindi che l’attenzione e l’interesse siano altissimi. E nelle ultime settimane, secondo quanto riportano fonti di grande attendibilità, sarebbe in atto una silenziosa campagna di convincimento per proporre alla guida della diocesi di Venezia l’attuale presule di Terni, mons. Vincenzo Paglia. Mons. Paglia è consigliere spirituale della Comunità di Sant’Egidio, presidente della Conferenza Episcopale Umbra e presidente della Federazione Biblica cattolica internazionale. È stato anche presidente della Commissione della Conferenza Episcopale italiana per l’ecumenismo e il dialogo interrreligioso.Pare che alcune persone, laiche, che ne stimano e apprezzano il valore, abbiano preso contatto nelle settimane passate, forse a sua insaputa, con tutti i vescovi veneti, per sondarli e lanciare l’idea di una sua candidatura. Alcune reazioni all’ipotesi pare siano state piuttosto fredde, per non dire risentite. Perché i vescovi veneti? Perché la prassi vuole che per la successione a una diocesi, in particolare una diocesi così importante, il Nunzio in Italia, o il suo incaricato d’affari, se, come adesso, l’attuale titolare è vacante, su incarico della Congregazione per i vescovi, mandino una lettera diretta a tutti i vescovi della regione, e a tutti i cardinali italiani, residenziali o di Curia, per avere suggerimenti e proposte di candidatura.Questo passo fino ad oggi non è stato compiuto, ma si ritiene imminente; è desiderio del Papa che la diocesi si trovi ad avere un titolare prima delle celebrazioni liturgiche dell’Avvento.E’ difficile dire quante siano le possibilità che questo progetto (originato forse anche dal desiderio di controbilanciare con un cardinale legato a un altro “Movimento” la nomina di Angelo Scola, di origini cielline, a Milano) vada in porto. Appare comunque poco probabile che il nuovo patriarca venga scelto dalle fila della diplomazia vaticana (ci sono almeno già due vescovi ex-nunzi in Veneto), così come non sembra praticabile la candidatura di qualcuno che non sia già vescovo; sarebbe considerato come un gesto di scortesia nei confronti della diocesi lagunare; la nomina a Venezia comporta automaticamente una “berretta” cardinalizia. E’ necessario inoltre che il neo-patriarca abbia caratteristiche di rilievo culturale, perché con la creazione del “Marcianum” la diocesi si è molto arricchita sotto questo punto di vista; e nello stesso tempo che sia un “pastore” nel senso completo del termine.Nelle settimane passate sono circolati diversi nomi. Quello che sembra rispondere maggiormente all’identikit appartiene a Francesco Moraglia, titolare di La Spezia, che gode di molta stima fra i cardinali italiani, e in particolare fra alcuni che godono della fiducia di Benedetto XVI, che li consulta proprio nel campo che gli sta più a cuore, e cioè la scelta dei presuli.
immagine Daylife
10 commenti:
Quella di Tosatti mi sembra una sciocchezza colossale, peggio, mi sembra una manovra deliberata e alquanto, scusate il termine, paraculata per mandare avanti un candidato che fa comodo. Di Paglia (Dio ce ne scampi) nessuno ha mai parlato finora, e guarda caso si dice che di fatto non sia gradito ad alcuno. Non solo, la provvista non è passata nemmeno in mano alla congregazione dei vescovi, pertanto Paglia è un nome del tutto campato in aria. Ma, guarda caso, il titolo è "Paglia in pole position"... Questo si chiama finto giornalismo, scoop che fanno ridere e non informano, spero solo sia servito a bruciare il nome del de cuius e a farlo restare dov'è. Addirittura si dice che andrebbe nella direzione di compensare la nomina di un ciellino con un altro esponente di un movimento. Tosatti è ancora in grado di fare il giornalista? Io al posto suo mi sentirei in fortissimo imbarazzo.
Il nuovo Patriarca di Venezia sarà... don Marco Pozza, detto don Spritz!
ah, ah, ah !!! Anonimo del 17 ottobre, sei stato punto sul vivo! altro che finto giornalismo, Tosatti è un grande giornalista!E' una mente sottile! Le notizie se le va a prendere da fonti autentiche! leggi un pò su vatican insider il suo articolo: "patriarcato di Venezia. Il candidato nascosto". Dopo la lettura forse sarai tu a sentirti in "fortissimo imbarazzo". Una nota di biasimo alla redazione che dovrebbe bloccare la pubblicazione di commenti contenenti linguaggio scurrile.
Fammi capire, anonimo del 19 ottobre: io dovrei essere in fortissimo imbarazzo quando c'è uno che tira nomi a caso, fino a quando, avendo nominato tutto lo scibile dei vescovi italiani, riuscirà ad azzeccarci ?
Questo per te è essere un grande giornalista? Sai cosa ti dico? Ah ah ah, mi fai scompisciare dal ridere. Paglia è stato nominato, guarda caso, poco dopo che ha celebrato la messa in occasione del convegno di Todi, poveretto gli è andata male, dato che l'insopportabile capo Bagnasco ha segato le gambette ai tati che si erano riuniti per fondare la nuova DC: sono tornati a casa tutti con la coda tra le gambe, Riccardi in primis. Tanto si sa bene che ogni mossa di Paglia deve essere anzitutto decisa da Riccardi. Quelli di S. Egidio ci provano in tutti i modi a piazzare i loro da qualche parte, purtroppo per loro la tempistica della volata a Paglia è stata sbagliata, peggio per lui.
Anonimo del 19 ottobre, non sai niente e fai dell'ironia sugli altri? Roba da matti.
Per la cronaca, da alcune fonti di vescovi "Triveneti" mi è arrivata notizia che alcuni di loro stanno prendendo in esame i nomi di due presuli che finora, guarda caso, nessuno ha nominato e che sarebbero veramente da scoop sensazionale: Ravasi e Comastri.
Concordo sul fatto del linguaggio scurrile. Comunque l'anonimo del 17 ottobre è il solo ad essere disinformato e forse un pò ingenuo.
Ma se lo sanno tutti che i vertici di quel movimento ecclesiale sono andati a pianger miseria dai presuli veneti perchè non hanno ancora un loro cardinale!!
Ma ormai è anche conclamato il disegno del Segretario di Stato: mettere il "due di briscola" (alias Osservatore permanente al Consiglio d'Europa) patriarca, per poi segare a breve il Presidente della CEI. Di complotto in complotto, arrivare ad avere una sua pedina, senz'arte ne parte, che gli deve tutto e quindi controllare la CEI.
Il Paglia e il "Barbetta" (Giordano)hanno finito la corsa prima di incominciarla.
Tosatti ci hai salvati!!
Ma Ravasi e Comastri sono strabolliti e decotti!!!
Anonimo delle 8,53, allora sei tu che li tiravi sempre fuori nei commenti delle scorse settimane!
Ravasi poi! Non era neanche riuscito ad entrare in terna per Milano, solamente si faceva pompare da qualche suo amico giornalaio. E di quelli non gliene mancano, ma scusa è da cinquant'anni che la domenica mattina ci annoia in televisione.
Ha ragione l'ultimo Anonimo: Tosatti, subodorato il bluff di S. Egidio e del solito Bertone, ha bruciato le candidature degli stessi.
Sia lode a Tosatti!
Personalmente credo che i veri nomi ancora in ballo siano Parolin , Comastri e Ravasi.
Il bravissimo Ravasi è insostituibile come prefetto della cultura, dunque dubito che si possa fare il suo nome per Venezia. Quanto a Comastri, io personalmente trovo che sia straordinario e che una sua elezione a Patriarca sarebbe per Venezia una grazia immensa. Io faccio anche il tifo perchè diventi il prossimo papa.
Attenzione a dire "il bravissimo Ravasi"! Ricordiamoci che è molto amico di Cacciari, tanto è vero che il suo motto episcopale "annunciare la parola" gli è stato suggerito da Cacciari in un incontro pubblico. C'è un proverbio che dice: "dimmi con chi vai e ti dirò chi sei"; un altro ancora che dice: "chi va con lo zoppo impara a zoppicare".
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