di Marco Tosatti (per Vatican Insider)
Nel marzo 2012 termina il quinquennio di presidenza della Cei del cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova; e tutto lascia prevedere che ci sarà una riconferma.
Ma le manovre che si stanno svolgendo per la sostituzione di Angelo Scola a Venezia, nella loro silenziosa determinazione, fanno intuire che forse non è solo in gioco la scelta del patriarca e arcivescovo di una diocesi piccola, ma estremamente prestigiosa; e che ciò che accade in laguna può rientrare in un disegno più ampio, che ha la Circonvallazione Aurelia, sede della Conferenza Episcopale, come ultimo traguardo.
Sul fronte delle possibilità che si aprono a Benedetto XVI si è aggiunto adesso un nome nuovo, oltre a quelli già emersi. Dopo mons. Paglia, (Terni), monsignor Francesco Moraglia (La Spezia) e monsignor Aldo Giordano, il “candidato nascosto” del Segretario di Stato, alcuni porporati italiani pensano di far ricorso, in seconda battuta, a un presule veneto: Andrea Bruno Mazzocato, come segnalato da Vatican Insider, arcivescovo di Udine nato a San Trovaso di Preganziol il 1° settembre 1948, seminarista a Treviso, ex docente di Teologia Dogmatica presso lo Studio Teologico del Seminario di Treviso.
A sfavore gioca il fatto che la sua nomina a Udine è relativamente recente (circa un anno e mezzo) e che il Papa non ama che i presuli cambino diocesi.
Prima che avvenga la nomina del presidente Cei si avrà, probabilmente a febbraio il Concistoro per la creazione di nuovi cardinali. E presumibilmente anche il titolare di Venezia avrà la sua berretta. Ora come ora, se Benedetto XVI continua a volere che presidente dei vescovi sia un cardinale, e continua a non volere, a differenza di Giovanni Paolo II, il Vicario per la città di Roma, eliminando così Agostino Vallini dalla rosa dei possibili candidati, Bagnasco non dovrebbe avere problemi.
Il cardinale di Bologna, Carlo Caffarra, è troppo vicino al limite di età dei 75 anni, a dispetto della grande stima di cui lo circonda il Papa, per poter essere candidato; e lo stesso vale per Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo. Crescenzio Sepe è molto popolare, e attivo; ma lo esclude dalla possibilità – attuale – di una carica del genere l’inchiesta della magistratura, ancora aperta. Milano non è compatibile con la presidenza della Cei: sarebbe come avere un secondo quasi papa nella penisola. Restano Firenze e Torino. Sia monsignor Betori, guida spirituale della chiesa di Firenze che l’arcivescovo Nosiglia sono considerati ruiniani di stretta osservanza, più il secondo che il primo; e questo, secondo persone ben esperte di cose vaticane e Cei, non li favorisce per assumere questa carica.
In questa situazione, l’arcivescovo di Genova non dovrebbe avere problemi. Almeno per il momento. Ma bisogna tenere conto di alcune elementi. Il primo: il contrasto fra presidenza Cei e Segreteria di Stato, anche se in una certa misura fisiologico, pare che stia assumendo livelli notevoli. L’assemblea di Todi, aperta da Bagnasco, sul tema dei cattolici in politica, è stata letta come una chiara e netta risposta alle iniziative prese in questo campo dal Segretario di Stato, Tarcisio Bertone.
In realtà non sembra che né l’una né l’altra “campagna” verso la politica abbia trovato una risposta calorosa da parte dell’Appartamento pontificio. Benedetto XVI non si appassiona al tema.
Ma ferma restando la mancanza di candidature alternative a Bagnasco, alla presidenza, è chiaro che l’unico teatro sul quale è possibile giocare è Venezia. Se il Segretario di Stato riuscisse a far avanzare sulla laguna una sua pedina, sarebbe forse possibile, non subito, ma nel giro di un anno o due “chiamare” Bagnasco a un grande incarico in Curia e realizzare il sogno di ogni Segretario di Stato: un presidente Cei in sintonia con la terza Loggia vaticana. E questo spiega allora perché ha preso forma l’ipotesi di una candidatura certamente eccezionale come quella di monsignor Aldo Giordano, e perché si vorrebbe farla giungere in porto bypassando le procedure normali, cioè consultazioni di vescovi e cardinali e la “Plenaria” della Congregazione per i Vescovi, dagli esiti imprevedibili. O forse, fin troppo prevedibili.
50 commenti:
Eccomi, torno in questo spazio che mi sta stretto per la molte sofferenze e angherie che ho dovuto subire solo per amore della verità. Le rimostranze le farò solo in un secondo tempo, dico solo che molti dovrebbero fare un esame di coscienza... e qui chiudo.
Riguardo il Patriarca, che dire? Che c'è un gran casino mi sembra evidente. Ma Comastri non se lo cag... scusate non se lo fila nessuno? Se Bertone vuole un suo uomo, davvero sembra tramontato l'astro di Ravasi, suo consigliere culturale? Davvero dobbiamo riciclare Mazzoccato? E da ultimo, davvero dobbiamo fare l'ennesimo cardinale italiano, in un collegio che trabocca di italiani tanto che da moltissime parti si levano rimostranze?
Mi chiedo anche: ma Scola non aveva lasciato l'impronta sulla nomina del successore? Davvero si vuole gettare all'ortiche le istituzioni e i frutti del lavoro che, per quanto pochi, avevano dato un po' di ossigeno a Venezia?
Siamo davvero caduti così in basso? Siamo allora peggio della scoassa di scoasse, siamo forse guano, fango, merda?
Tosatti
Niente volgarità. Questa volta abbiamo chiuso un occhio, ma alla prossima, stronchiamo. Chiaro?
Buona educata continuazione
Grazie
Red. Sac Sol
Le volgarità e il turpiloquio sono di per sè una caduta di stile che screditano sia il commentatore che le scrive, sia la redazione che le pubblica e declassano entrambe in soggetti.
Leggendo i commenti sopra scritti, mi accorgo che è un peccato non fare buon uso sia per chi scrive, sia per chi legge i detti commenti. Anche il tempo che ci è dato è un talento che non va sprecato.il Signore ci chiederà conto anche di questo.
A tutti un fraterno saluto.
Comunque, caro Pastor Angelucus, non è vero che Comastri non se lo fila nessuno. Io faccio il tifo perchè diventi il prossimo Papa, se proprio non può diventare patriarca. E molti dei nomi che si fanno ultimamente (oltre al succitato, Moraglia, Ravasi), mi sembra che segnerebbero un salto di qualità rispetto a Scola, che pù che un pastore, sembrava un rettore di università. Il mio modello di patriarca è Marco Cè, il migliore patriarca del novecento. Purtroppo non lo si può clonare.
Oddio, siamo ai limiti della Santa Inquisizione grammatical/sintattica. Datevi tutti una calmata poderosa, se no, come giustamente osservava il pessimo Pastor,il blog decede per trasformazione in conversazione da party di medioborghesi britannici.
Caro Pastor Angeicus, non è vero che Comastri non se lo fila nessuno. In tanti facciamo il tifo perchè sia il prossimo Papa. Quanto agli altri candidati per Venezia, penso che un Moraglia registrerebbe un salto di qualità rispetto a Scola, che più che un pastore era un rettore universitario. E se il patriarca lo vuoi per forza veneto, ti meriti Mattiazzo. Purtroppo non è possibile clonare Marco Cè, il migliore patriarca del novecento.
Veni Creator Spiritus mentes tuorum visita...lasciamo che lo Spirito Santo illumini tutti voi ed in particolare il Santo Cristo in terra...Vi mandi un Santo Pastore ad illuminare le povere menti vostre. Gli intrighi sono opera del demonio... Gesù Cristo illumina i tuoi Pastori
Amen
... se gli intrighi sono opera del Demonio, che dire delle manovre in corso per il Veneto Patriarcato ... ? Ah, è il "dolce" Cristo in terra, e non il "santo", ad essere precisi nel citare Santa Caterina !
nominare patriarca uno che non è vescovo, che ha un modestissimo profilo culturale (ha solamente studiato teologia a Fossano piccolissima diocesi ormai inglobata a quella di Cuneo già di per s'è minore), che non ha avuto un minimo di esperienza pastorale e che si è limitato a insegnare in istituti minori (studentato teologico di Fossano e liceo di Cuneo),che non è neanche diplomatico, quindi non ha nè la formazione nè l'esperienza dei diplomatici, sarebbe come dare un grosso schiaffo non solo a Venezia, che già è stata considerata un sede cardinalizia minore (trasferendo il Card. Scola a Milano), ma anche a tutti i vescovi del Triveneto, che quanto a preparazione e ad esperienza pastorale ne hanno più di lui.
Insomma, in un ospedale non si mette un infermiere a fare il primario!
ANONIMO 13:23, dato che tu sai tutto e tutto sai fare, perché non plasmi tu un Patriarca e lo fai coniare? Così forse sarai contento, ma non credo.....Il PAPA non verrà certo a chiederlo a te il nome del successore del Cardinal Scola. Un po' di umiltà non fa mai male e sì che hai avuto un Patriarca che nel suo motto aveva scritto " HUMILITAS ". Se non ricordi, si chiamava GIOVANNI PAOLO I. Allez ciao et sursum corda.
L'anonimo delle 13.23 ha ragione e l'anonimo delle 21.03 non ha forse colto la sostanza del suo ragionamento.
Vi dico (e qui lo dico e qui lo nego) un altro nome che secondo me dovreste tenere presente, non è vescovo e nemmeno monsignore, attualmente è a Roma, ma Veneto di nascita. Il suo nome comincia per L e il cognome per M. Quasi certamente lui sarà in terna. Un altro probabilmente sarà Parolin e un altro a scelta tra Comastri e Ravasi.
Ricordatevi di me, e vedrete se avrò sbagliato di tanto o di poco... Ciao bella gente.
Cara Pietro, non si tratta di umiltà, si tratta di oggettività e di avere i piedi per terra. Ti faccio un esempio. Quando bisogna provvedere a nominare un parroco in una parrochhia, in una qualsiasi diocesi del mondo, si vedono bene i requisiti di cui ha bisogno una tal parrocchia. Si verificano quindi le caratteristiche dei singoli sacerdoti possibili candidati. In una grande parrocchia del centro città, non si manda un presbitero che non è mai stato parroco o che ha un modesto profilo culturale. Viceversa quest'ultimo si manderà invece in una parrocchia più piccola di paese, di periferia. In tal modo lo si potrà far crescere, maturare per poi eventualmente farlo passare ad una parrocchia di maggior rilievo. Vi è però anche una questione di giustizia. Non si mette infatti parroco della più importante parrocchia di una diocesi un presbitero che non ha mai avuto esperienze pastorali e che ha una formazione assai modesta. Si creerebbe un ingiustizia nei confronti degli altri parroci che per anni di esperienza pastorale e per preparazione accademica sono più adatti a ricoprire tale incarico.
Tutto questo per la maggior gloria di Dio.
ANONIMO Carissimo delle 10:46, il tuo discorso lo comprendo benissimo e fila liscio come l'olio, però lasciamo fare al PAPA la sua scelta, anche perché di sicuro in Pectore il nome c'è l'avrà già, solo vorrà visionare il parere dei Cardinali e dei Vescovi Veneti, diversamente non avrebbe nominato per un periodo così lungo (ormai) un Amministratore del Patriarcato, e poi, nella persona del Vescovo di Vicenza, già Vescovo Ausiliare. Personalmente penso che sarà una sorpresa, come lo fu il Nunzio Angelo Giuseppe Roncalli. Non credo nemmeno che i Vescovi Veneti facciano la corsa per Venezia, dato che è una Diocesi piccola, sebbene di prestigio,e ciò avverrebbe solo se qualcuno rincorresse il Titolo di Cardinale, che spetta a Venezia. Dobbiamo anche tener presente che prossimamente ci sarà un nuovo Concistoro per la nomina di nuovi Cardinali e di sicuro verrà incluso il Nuovo Patriarca, poiché in caso di Conclave siamo molto al di sotto dei 120 Cardinali Elettori. Allez cordialmente et Sursum Corda.
Vorrei chiedere all' anonimo "profetico" (si vedrà)delle 9:34 del 28 ottobre, se può dare qualche indizio in più riguardo questo fantomatico don L.M., veneto attualmente risiedente a Roma, perchè mi ha messo addosso una curiosità pazzesca. Finora quando è capitato (molto raramente) che un sacerdote non monsignore diventasse d'un colpo arcivescovo e cardinale, si è sempre trattato di figure di straordinario spicco. Penso all' abate Schuster e al grande Carlo Maria Martini, una grande nomina wojtyliana.
Secondo me il fantomatico don L.M. a cui fa riferimento l'anonimo delle 9:34 è Livio Melina, attuale rettore del "Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia", originario di Adria. Anche se Melina è già monsignore.
Caro Pietro, concordo con te: "Cum Petro et sub Petro", Il tutto per la maggior gloria di Dio e della Sua Madre l'Immacolata Concezione.
Viva il Papa, Viva la Chiesa di Dio che è in Venezia!
ANONIMO dell'1:12 del 29 ottobre, vorrei ricordarti, con carità, che antecedentemente alla nomina di Arcivescovo di Milano, SCHUSTER e MARTINI non potevano avere il semplice Titolo di Monsignore,perché sebbene Sacerdoti, erano Religiosi, uno Benedettino e l'altro Gesuita. Allez cordialmente et SURSUM CORDA.
Ebbene sì, l'anonimo delle 01:57 ha ragione. In pole position c'è Livio Melina (sono l'anonimo delle 9:34)
in questi giorni sui telegiornali e i giornali, Mi ha colpito molto il Padre Francesco Moraglia: come è vicino ai suoi figli in difficoltà! come è instancabile nel portare conforto a chi è rimasto senza casa. Come fa condividere ai suoi parroci e ai suoi seminaristi il dolore della gente che ha perso tutto, ma non la Speranza. Con l'abito talare, gli stivali di gomma e un giaccone, è presente sui luoghi dell'alluvione, è in mezzo ai suoi; è il buon pastore che ama le sue pecore e sta insieme a loro.
Bella l'intervista di Avvenire (http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/Ricominciare%20La%20Liguria%20ce%20la%20far.aspx)
e anche quella di TV2000 (http://nelcuoredeigiorni.tv2000.it/liguria-l%e2%80%99intervista-al-vescovo-francesco-moraglia/2011/10/28).
Vi consiglio di leggerle e ascoltarle.
Preghiamo per i nostri fratelli di La Spezia, che il Signore consoli i loro cuori e la Madonna interceda per i loro morti.
Che bella figura quella di Mons. Moraglia! Che vicinanza al suo gregge!
LA SUCCESSIONE A VENEZIA
Entra nel vivo la corsa alla cattedra marciana: nei prossimi giorni, stando a quanto si apprende da ambienti romani, saranno avviate le consultazioni presso i vescovi veneti, chiamati ad esprimersi sul nome del successore del card. Angelo Scola alla guida del Patriarcato di Venezia. Molti i nomi che si sono spesi per il prestigioso incarico, anche se sembra che le candidature più solide emerse finora siano rappresentate da mons. Francesco Moraglia, vescovo di La Spezia, e mons. Andrea Bruno Mazzocato, vescovo di Udine, trevigiano. La recente nomina di quest'ultimo in sella alla diocesi friulana sembra però giocare contro di lui, così come i trascorsi nelle diocesi di Adria e Treviso, a motivo della sua permanenza assai breve.
Resterebbe comunque diffuso tra i presuli il desiderio di esprimere un candidato veneto, capace di raccogliere l'eredità spirituale lasciata da Scola e di gestire la complessa articolazione delle realtà sociali della diocesi oltre che l'istituzione accademica del Marcianum di recente fondazione. E proprio stando a notizie vicine agli ambienti universitari la rosa si sarebbe arricchita del nome di un nuovo outsider, mons. Livio Melina, considerato come uno dei massimi esponenti di bioetica e teologia morale in campo cattolico. Preside al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II, che si occupa di studi su matrimonio e famiglia, mons. Melina vanta già un curriculum impressionante e numerosissime pubblicazioni in ambito scientifico, a dispetto della sua giovane età (è nato nel 1952): proprio lui sembrerebbe incontrare un favore generalizzato e trasversale. In continuità con il pensiero di Scola, Melina rappresenta il candidato ideale per autorevolezza e profilo internazionale uniti alla solidità dottrinale ed anche alla gradita provenienza geografica, essendo nativo di Adria.
Io ho studiato con Giordano al ...piccolo e nsignificante studio teologico di Fossano....mah....La vergogna più grande èdire che Giordano è un incapace...chi ha scritto questo si VERGOGNI...spero che il Santo Cristo in terra ( e santo è veramente... anche se S. Caterina lo chiamava Dolce ma con voi bisognerebbe essere AMARI... ) vi mandi uno che vi faccia andare come saette!!!! Chiunque sia!!! Vergogna...mettete sempre tutto in discussione tutti e tutto !!! Che il Papa Giovanni XXIII vi purifichi dal male che state facendo al Patriarcato Marciano... redazione spero che pubblichiate questo mio scritto perchè veramente questi non ne hanno mai una finita...anche contro il papa stanno!!!!!
Anonimo delle 23:44 del 30-10-2011.
Per amore di verita, vai a leggere quello che è stato scritto: non è stato detto che Giordano è un incapace. Ma leggendo il suo curriculum (che tutti possono leggere internet)è incontestabile quanto risulta e cioè che:
1. il profilo accademico non è elevato (il confronto con Scola è stridente);
2. l'esperienza come insegnante non è elevata (Liceo e studentato di Fossano);
3. non ha esperienza pastorale (è stato parroco? Vice Parroco? gli sono stati affidati a livello diocesano dei settori relativi ad attività pastorale?);
4. non ha la formazione del diplomatico (non ha fatto l'accademia, non è mai stato in alcuna nunziatura) ma è stato "prestato" alla diplomazia come semplice osservatore al Consiglio d'Europa (quindi non è ha trattato con governi, nè con le Chiese locali).
Capisco che Giordano è tuo amico! Che avete studiato assieme o è stato tuo insegnate allo studentatio di Fossano! Che siete rimasti in contatto ! Ma qui si tratta del patriarcato di Venezia che ha dato nella sua recente storia tre pontefici alla Chiesa Universale, il cui vescovo è patriarca, arcivescovo, presidente della Conferenza Episcopale del Triveneto, nonchè Cardinale vale a dire consigliere del Papa e suo elettore. Qui si ha bisogno di uno non da provare, non da fargli fare il rodaggio, ma già rodato, che dia garanzie di provata esperienza pastorale, di adeguata preparazione culturale, di risaputa solidità dottrinale e ... cosa di non ultima importanza che non sia in mano o pedina di movimenti ecclesiali che vogliono a tutti i costi avere un cardinale. Ti sembra che chiediamo troppo se non vogliamo uno che se fosse nominato patriarca sarebbe alle prime armi in tutto !?!
Comunque è il Papa che ha in mano le Chiavi del Regno, non altri! Il Carisma di Pietro ce l'ha Benedetto XVI non il Card.Tarcisio Bertone!
Chi fa tanto lo sponsor di Moraglia dovrebbe vergognarsi. Moraglia sarebbe una gran vergogna (oltre che il letargo perpetuo), una pedina in mano alla premiata ditta Bagnasco-Piacenza...
Che infamità. Un po' di vergogna non vi farebbe male.
anonimo delle 14:02, le parole hanno un peso e un valore. Non puoi fare delle affermazioni totalmente gratuite e prive di fondamento.
Di un Vescovo che, a fatti e non a parole, ha dato prova di essere dalla parte degli ultimi, dei diseredati dei poveri, perchè mai bisgnerebbe vergognarsi.
Di un Vescovo che ha la levatura culturale di un professore universitario ma che al contempo sa stare con tutti e sa parlare al cuore di tutti, perchè mai dovremmo vergognarci?
Anonimo delle 16,10, è inutile che ti accalori e che perdi tempo con l’anonimo delle 14,02. E’ una questione di onestà intellettuale. Anch’io inizialmente non ero tanto propenso su Moraglia, poi però ho visto come ha operato sul campo e come opera tuttora e ho dovuto ammettere che è il candidato ideale per la cattedra marciana. Sa essere vicino alla gente nella prova, sa essere guida ferma e autorevole e nel contempo ha la mitezza evangelica, da non confondere con l’irenismo che è tutt’altra cosa. L’anonimo delle 14,02 non vede perché non vuol vedere, non sente perché non vuol sentire. Ma non dargli importanza più di quel che si merita, non hai capito che è quello della pregiudiziale di nazionalità, concepisce solo un candidato veneto buono o cattivo che sia. Ma ti rendi conto? Questo è il metro con cui considera meritevole o meno la candidatura al patriarcato di un vescovo ?!?
Piuttosto, cambiando discorso, chi ha parlato di Melina ha omesso un particolare di non poco momento, non mi riferisco al fatto che come Giordano non è vescovo e non ha esperienza pastorale (evidenze solari) con tutte quello che ne consegue: Non hanno mai tratto con parroci, non hanno mai avuto a che fare con qualsiasi problematica possa avere qualsiasi diocesi. Mi riferisco piuttosto al fatto che sarebbe il secondo Patriarca di seguito e il secondo cardinale italiano espressione di Comunione e Liberazione. Ora mi sembra che bisogna avere il senso della misura. Allora veramente avrebbero ragione Sant’Egidio, i Focolarini, i Neocatecumenali e chi più ne ha, più ne metta, a rivendicare per se’ un cardinale, anzi due, tre quattro. Insomma, non basterebbero le sedi cardinalizie di tutto il mondo per soddisfare le brame di tutti questi movimenti di promozione del laicato! Ma poi, se devono promuovere i laici, che ci azzeccano con i cardinali!?!
Sono perfettamente d'accordo con l'anonimo delle 18:28. Se due sedi cardinalizie importanti come Milano e Venezia (i principali tranpolini verso il papato tra le diocesi italiane) si trovassero ad essere occupate da vescovi di formazione ciellina sarebbe uno scandalo. Questo indipendemente dal valore delle persone: sappiamo bene che è da stupidi interpretare la complessa e stimolante figura di Angelo Scola solo come "il cardinale ciellino". E a Melina, fine teologo, va tutto il mio rispetto. Ma nel caso fosse eletto Patriarca, gli altri movimenti avrebbero ragione di lamentarsi. Anche perchè cielle è un movimento che si sta allontanando molto dalla spinta originaria (di cui Scola è una positivissima espressione), corrotta dal suo potere economico (leggi Compagnia Delle Opere), dalla politica neo-liberista(leggi berlusconismo)e da un settarismo per bocche buone. Insomma ci sono diverse espressioni di cielle, alcune positive (Scola), altre ottuse e rozze (Luigi Negri). E' meglio evitare di favorire troppo questo movimento: potrebbe diventare prepotente, e già in molte espressioni lo è.
Ma l'anonimo delle 23.44 ha forse perso il lume della ragione e il senso del limite ... essere più papisti del Papa non fa bene alla salute, nè sua nè altrui !
Ipocriti.
Mentite a voi stessi, il solo fatto che Moraglia sia tradizionalista vi sembra una buona ragione perché venga nominato a Venezia? Qual è il suo profilo teologico? Quale la sua produzione?
In tutta onestà il suo profilo intellettuale è molto povero, l'ho sentito predicare più volte e l'effetto che ne ho avuto è di un torpore profondissimo. Ovvietà, tante ovvietà, niente di più.
Il fatto che sia vicino al suo popolo? Bene, è così per molti altri vescovi.
Siete ipocriti, perché sapete che solo a motivo di qualche strassa che indosserà, a detta vostra, meriterebbe di diventare cardinale e Patriarca.
Gente poco sincera come voi dovrebbe fare un esame di coscienza e vergognarsi.
Chiediamo espressamente che la redazioni non pubblichi più commenti che contengono insulti. Non accettiamo che nessuno ci dica "ipocriti", quando semplicemente cerchiamo di fargli toccare con mano, opponendo argomenti ragionati, che le sue affermazioni sono sbagliate. Questa si chiama dialettica.
Abbiamo tutti capito chi è l'Anonimo delle 12:18, le pesone si individuno nel nostro ambiente in base ai discorsi che continuano a ripetere anche pubblicamente. Continua a ripete infatti in maniera ottusa che Moraglia non va bene perchè non è veneto. Tutto sta lì. Non sa trovare argomenti per contrastare la persona e quindi si inventa che dice cose ovvie e che fa dormire quando parla. Per avvalorare quello che dice sostiene di averlo sentito predicare più volte. Ora, essendo l’anonimo delle 12:18 veneto, è difficile che si sia recato a Spezia per sentirlo predicare in più occasioni. Se invece l'ha sentito su you tube vedendo alcuni filmati e continua a sostienere che dice cose ovvie, allora è in grave malafede. Fate tutti la prova, andate su YOU TUBE scrivendo Moraglia e ascoltate ciò che dice in alcuni filmati dal titolo "Risposte del Vescovo Francesco Moraglia alle domande giovani durante la Veglia delle Palme".
Andate anche a leggere le sue omelie e conferenze sul sito diocesano di Spezia, Anzi già che siete sul sito diocesano andate a leggere il suo curriculum e constaterete che il suo profilo è assai elevato sotto ogni profilo: culturale e accademico, Pastorale
Vi do il link da selezionare, copiare e incollare sulla barra degli indirizzi . explorer,http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/cci_new/allegati/1377/curriculum_s_e_francesco_moraglia.pdf.
A mio avviso, tra tanti, troppi prelati veneti progressisti, per non dire modernisti, è giunto finalmente il momento di un Patriarca di scuola siriana, un prelato di salda dottrina, nonchè un cultore della liturgia che dia un'inversione di rotta ad una chiesa veneta che naviga a vista, dove non è possibile neppure soltanto nominare la Messa nella forma straordinaria, dove i parroci hanno abbandonato in massa talare, clergyman e colletto e vestono in borghese come dei laici qualsiasi, dove nelle prediche domenicali sono scomparsi i novissimi, i riferimenti al dogma, il catechismo e via dicendo.
La chiesa veneta ha bisogna di una sterzata che la ri-orienti verso Cristo e verso la tradizione cattolica: basta politica, basta, sociologia, basta vuota pastorale priva di substrato dottrinale. Insomma, evviva la scuola di Siri, evviva Mons. Moraglia e che Dio lo benedica! Sì a Moraglia nuovo Patriarca!
Io mi domando come si può avere la spudoratezza di mentire e di continuare a dire cose mendaci come quelle che continuano a sostenere i difensori di Moraglia. Essi sono stati colti in fallo, tant'è che nessuno comprende perché occorrerebbe un Patriarca di scuola siriana "per raddrizzare la dottrina": neinte di più falso e costoro lo sanno bene. Dunque Angelo Scola ha mandato tutto all'aria in fatto di dottrina? E Marco Cè? E prima di lui Luciani, eletto papa? Io credo che di fronte a simili affermazioni, tra l'altro molto puerili, ci sarebbe solo da vergognarsi.
D'altra parte bene ha chiarito Francesco il perché volete Moraglia: perché "non è possibile neppure soltanto nominare la Messa nella forma straordinaria".
Anzitutto posso dire con determinazione che questo non è assolutamente vero in generale (venite da me e vedrete). Se voi volete il vostro Moraglia per giocare alla messa come non avete smesso di fare da quando eravate bambini, per indossare le vostre cotte che vi siete affrettati a procurarvi, prendetevelo e portatelo a casa vostra. Credo che Venezia meriti ben altro, e badate bene, non lo dico affatto perché lui sia genovese.
Dico anche a quello che sta sopra che mi ha tirato in ballo che il video che ho ascoltato è proprio quello della veglia delle Palme: una flemma che dire soporifera è un complimento. Totale mancanza di proprietà di linguaggio, tutti i discorsi che cominciano con "Ecco"... ecc. E' questa la salda dottrina che vorreste?
Tornate a giocare alla messa, per favore.
p.s. Non ho cambiato idea fin da quando Scola se n'è andato, leggetevi tutti i miei commenti, tanto penso che si sia capito chi sono.
Si, anonoimo delle 14.12, sappiamo bene chi sei e quindi facciamo la tara a quello che dici, ma la tara prevale e non c'è nulla di sostanza.
Tutte le persone possono piacere o non piacere, ma c'è comunque un criterio di oggettività e soprattutto di verità, che va salvaguardato, se no i commenti che si lasciano non sono altro che mistificazioni.
Circa Siri, in realtà leggendo il Curriculum cronologico di Moraglia (sul sito diocesi di Spezia) ho ricostruito che i maggiori incarichi a livello diocesano li ha avuti dopo il 1989, cioè dopo la morte del compianto grande Card. Siri, come stretto collaboratore dei successivi quattro arcivescovi di Genova: Canestri, Tettamanzi, Bertone, Bagnasco. In particolare come direttore dell'Ufficio Cultura e Università si sono avvalsi di lui gli ultimi tre arcivescovi. Se pertanto tutti e tre l'hanno mantenuto in quell'incarico prestigioso ma difficile, dove evidentemente non si può mettere uno che non abbia competenza scientifica, capacità dialettica e organizzativa, allora vuol dire che Moraglia non solo è stato giudicato all'altezza da tre diversi arcivescovi, peraltro molto dissimili tra loro, ma anche che è una di quelle persone insostituibili.
E' certo invece che Moraglia sarebbe la continuazione dell'impostazione del Card. Scola, con il valore aggiunto, di un
vescovo che ha la mente e il cuore del pastore che fa sue le sofferenze di chi gli è stato affidato.
Dico così su Moraglia in quanto il valore di una persona si misura su quello che ha fatto. Le altre sono tutte chiacchiere.
Fatti non parole!
Cosa vuoi che ti dica, a me piacciono i vescovi che hanno una statura intellettuale elevata, che stanno dalla parte del Vicario di Cristo, che amano la liturgia, ma questo non è tutto! a me piacciono i vescovi che stanno con la gente nella quotidianità
fatta di sofferenze, ansie, paure.
Vedi mi è piaciuto leggere su internet di come Moraglia ha gestito la vicenda degli operai dell'industria Ex San Giorgio,
perchè non ha esitato ad andare nella fabbrica occupata tra i lavoratori per dire loro con il megafono in mano: “sono con
voi e per quanto mi è possibile cercherò di aiutarvi”. Così come ha saputo trattare con il ministro dello sviluppo economico,
con fermezza e diplomazia, la reindustrializzazione della loro fabbrica. Capisci che è uno che sa stare con tutti ed è efficace con tutti: sia con gli operai in una fabbrica occupata, sia seduto attorno ad una scrivania con un ministro, sia nel fango assieme agli alluvionati.
Infatti in questi giorni nella prova della terribile alluvione di Spezia, ecco che il Vescovo è
li in mezzo a loro, con loro. Lui che ama la liturgia, non ha esitato a mettersi gli stivaloni di gomma e un giaccone,
e con la talare indosso è andato a confortarli, ma non solo, ha trasformato le chiese in infermerie e in centri smistamento
di viveri ed acqua ma nelle stesse chiese a fatto continuare a celebrare la S. Eucarestia. Ha spedito i seminaristi in mezzo al fango ad aiutare i
parroci e la gente, non solo per dare un aiuto tangibile ma anche perchè i futuri preti ricevessero una lezione di vita. Leggiti un po’ la sua intervista alla radio vaticana, ti do il link - www.radiovaticana.org/it1/articolo.asp?c=534293 - anzi se riesci cliccando su mp3 hai anche l’audio.
Guardati anche l'intervista su TV2000, ecco il link - www2.tv2000.it/s2ewtv2000/s2magazine/mediacenter_v3/vedimedia.jsp?title=Parole+di+speranza+e+gesti+di+solidariet%E0%3+la+Chiesa+italiana+vicino+alle+popolazioni+colpite+dall%3Falluvione&id_sito=1&stato=1&url_media=http%3A%2F%2Fpodcast.glauco.it%2Fclip%2Fsat2000%2F.%2Fasx%2FZbf55662f68898.asx
E, sempre in tutto questo è efficace.
E’ un vescovo moderno, ma non modernista.
Se solo avessimo più vescovi di tale caratura!
Caro Anonimo delle 20.00, scusa ma mi sono addormentato dopo 14.12, scusa ho avuto una giornata pesante.
Sono contento che abbiate capito chi sono.
Per fortuna nostra il Patriarca di Venezia l'hanno già trovato, dunque io mi taccio e vi lascio ai vostri deliri onirici tradizionalisti de strasse e di quant'altro... Vi avesse almeno pagato. Comunque avvisato la premiata ditta Moraglia-Bagnasco-Piacenza che stavolta hanno perso il colpo, sarà per un'altra volta...
Hanno già scelto?
COMASTRI hanno scelto, perchè vogliono mettere un cardinale un po' più tradizionale a fare l'Arciprete a San Pietro...
Caro anonimo delle 23:06, perchè dici che hanno già scelto? Cosa sai? Magari tu avessi ragione! Comastri è straordinario, un vero pastore, sprecato in curia. Ha una straordinaria forza comunicativa, una gran cultura, e lo vedo molto in linea con l'amato Marco Cè. Io lo trovo anche molto simpatico (il che, di questi tempi non è una cosa da poco). Non farebbe rimpiangere il buon Scola.
Bravo ! Dormi che è meglio ! Quando non si hanno più argomenti è meglio far finta di dormire.
Ve brusa ah? La prossima volta siate più accorti, a lanciare candidati di bandiera privi di buoni motivi per ascendere a una carica tanto prestigiosa e difficile.
Continuo a dire che la gente dovrebbe vergognarsi per la vergognosa campagna condotta per Moraglia patriarca... vi è andata male, poveretti...
Poveretto tu! Vedrai, vedrai come ti brucerà ! Dovrai andare al centro grandi ustionati!
Continua a dormire che è meglio, almeno non fai danni a te stesso!
Caro anonimo delle 11:04, perche' scrivi: "vi è andata male, poveretti", se i giochi non sono ancora iniziati? Perchè parli come se fossero gia' conclusi? Che cosa ne sai?
Sccc!sta dormendo! non svegliarlo ! Se no attacca con i suoi deliri ! Ma non hai capito che non sa nulla e fa finta di sapere ! bisogna assecondarlo. dagli sempre ragione.
I giochi sono già finiti, e il nome scelto non è ancora stato pronosticato qui.
Ecco, l'hai svegliato! Ti avevo detto di lasciarlo dormire !
Ora quello che ha sognato per lui è diventato realtà !
Ora ci viene a dire che c'è un altro candidato. E' un megalomane, è convinto di sapere tutto !
Ora è tornato a dormire, non stuzzicarlo più ! Basta !
Ma nooo! siamo alla patologia! puro sdoppiamento di personalità! L'Anonimo delle 16:45 e l'anonimo delle 8:43 (che poi è anche quello delle 11:04 del giorno prima), in realtà sono la stessa persona.
Si fa le domande per darsi le risposte e per tener desta l'attenzione su di lui. Probabilmente da bambimo ha avuto carenze affettive! Non consideriamolo più, così almeno si stuferà.
Gne gne gne... poveri vialtri, tutto perché i ve ga toca Moraglia, poareti putei, ndeà ndeà, che e strassette ve spetta. el manipoeo, e questo, ee savatte, el trono, ea K magna, e l'anel, e'l pastoral... Corè, veoci, che i ve porta via tuto, e strasse insieme coi vostri Moraglia, Piacensa e i soiti noti.
A Venesia ninte Siri, ninte soghetti liguri, ninte fin quando ghe sarà xente co un fià de servel nea suca. Ah, na paroa de ringrasiamento al sior Pastor Angelicus, che no fusse par iu a sta ora sto blog de morti saria sa defunto, almanco ga ravivà ea discussion.
Te l'ho detto!
sta delirando.
Avete paura. Questa è la verità. Avete fatto il passo più lungo della gamba, e adesso vi siete accorti di aver fatto la frittata. Altro che delirio, il vostro è delirio. Il delirio delle strasse e di Moraglia-tavor!
Zzzzzzzzzz!
Zzzzzzzzzz!
Zzzzzzzzzz!
Zzzzzzzzzz!
Ssccc! Silenzio! sta dormendo!
Avevi ragione non bisogna stuzzicarlo! E' anche monomaniacale! Ha il tarlo in testa, che lo divora.
Se continua così bisogna che qualche suo parente lo ricoveri al centro di igiene mentale, altrimenti comincerà a dare le testate nel muro.
Mannaggia al nostro concittadino Basaglia!!!!
Di mons.Francesco MORAGLIA si dice un gran bene come teologo e pastore,ma di mons.Vincenzo Paglia Vescovo di Terni , Narni e Amelia..si dice benissimo come teologo e a ancora di più come pastore..ma..è legato alla Comunità di S.Egidio e non a C L ..non molto gradita a Papa Ratzinger e ad Angelo Scola..grande TEOLOGO e..politicamente.(dicono).molto vicino..vicinissimo a Roberto Formigoni e alla Letizia Moratti.
E a Venezia..conta molto..continuare l'opera meritoria e di grande successo di SCOLA e di Ratzinger..dicono..^APOLITICO!^
Per questo F. MORAGLIA..é..^perfetto!^
Il successore di Angelo Scola a Venezia.?
Una scelta facile se..non si dovesse sostituire il lombardo Angelo SCOLA!
Il Patriarcato come tale non è tra le sedi più ambite , anche se ha dato la Sede a TRE Papi!
Ma Angela Scola..non ama la consultazione dei Vescovi per raccogliere la loro indicazione.
Si dice... il Papa ha già le idee chiare e..non ha bisogno dei suggerimenti disinteressati di SCOLA e RUINI.!
E..poichè Bagnasco e Bertone..apparentemente si manifestano disinteressati e distratti..il Papa..che tutto sa già sui candidati..PRO o CONTRO..decide da solo con i Cardinali più fidati..^SCOLA e RUINI..sentito SIRI!
Ha scelto ..MORAGLIA..c.v.d...e..a Milano..piace!
Anonimo n.2
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