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Luci e ombre: un anno con Palombella


Ha riesumato Palestrina e le trombe d'argento, quando passa il Papa la Sistina s'inchina, ma il coro degli scontenti è unanime: così, la musica in Vaticano non va. Eppure...

di MARCELLO FILOTEI (per l'Osservatore Romano)


Coniugare una tradizione unica al mondo con la vocalità moderna. Questa la sfida principale che deve affrontare la Cappella Musicale Pontificia "Sistina", secondo il maestro Massimo Palombella, che da un anno la dirige. "Le acquisizioni tecniche del Novecento devono essere conosciute da chi fa questo lavoro, occorre inserire gradualmente il repertorio contemporaneo. La storia della musica non è finita e non potrà mai finire. Non si può ignorare la scuola francese del Novecento con tutto quello che ci ha consegnato, da Messiaen a Ravel, da Faurè a Poulenc o Duruflé".

Da dove siete partiti per realizzare questo progetto?

Per prima cosa abbiamo intensificato le prove, ora si prova quattro volte a settimana. Abbiamo un punto di partenza eccellente. I cantori sono venti, assunti a tempo indeterminato dalla Santa Sede, di livello artistico elevatissimo. Tra questi alcuni sono stati bambini cantori, anche perché quando si inserisce un elemento nuovo a parità di qualità si preferisce chi ha già acquisito le caratteristiche principali del modo di cantare della Cappella Sistina. Su queste basi occorre costruire un futuro che metta assieme una tradizione di cantabilità e declamazione del testo, che caratterizza la Sistina, con ciò che la vocalità del Novecento ci ha positivamente consegnato.

Cioè?

La precisione dell'intonazione, in particolare, favorita da ciò che di scientifico oggi sappiamo, per esempio sull'intonazione delle terze e delle quinte. L'attenzione all'articolazione interna del testo e alla sua declamazione, specialmente sul modo di affrontare vocali e consonanti. La chiarezza del fraseggio al quale attenersi in modo assoluto e scrupoloso sia per rendere l'idea della frase musicale, sia per la corretta declamazione. Per ultimo il mantenimento dell'intonazione durante l'articolazione del testo. Per fare questo si può fare riferimento anche a ciò che nel mondo sta avvenendo riguardo alla vocalità. Occorre uscire da un'implicita autoreferenzialità della Cappella e guardarsi intorno. Gli inglesi, come in altri termini i tedeschi e anche la tarda scuola francese, hanno da insegnarci molto circa la precisione dell'intonazione, dell'articolazione del testo e del fraseggio. Possiamo non condividere il loro modo di cantare, che di fatto non appartiene alla tradizione "latina" di canto, ma va riconosciuto che quegli atteggiamenti sono coerenti nella loro scelta estetica e questo, da musicisti, non possiamo che lodarlo. Rischiamo altrimenti di fare della nostra comprensione estetica l'unica possibile. I cd di Palestrina registrati dal Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretto da Roberto Gabbiani, ad esempio, realizzano una interpretazione che possiamo non condividere per diversi motivi, ma bisogna onestamente riconoscere una disarmante coerenza interna, una maniacale ricerca della precisione dell'intonazione. Occorre in sostanza avere l'onestà di riconoscere una precisa "scelta estetica" che non può non essere apprezzata e assunta come modello metodologico (la stessa cosa si può dire per Westminster Abbey, Tallis Scholars e altri gruppi). In sostanza senza un sano confronto non esiste una vera crescita culturale-artistica e si corre il rischio di erigere a modello segmenti di storia che possono invece rappresentare - considerati in un'ampia arcata storica e in una doverosa comprensione sinottica - momenti di decadenza.

Quindi metodo scientifico e tradizione esecutiva antica?

La Sistina deve avere un vastissimo repertorio che comprenda quello che ha caratterizzato la sua storia. In concerto, in particolare, deve eseguire quello che nessuna altra cappella musicale può vantare. Noi possiamo cantare opere che Palestrina ha scritto per noi. Se andiamo a fare un concerto non possiamo proporre quello che proporrebbe un coro di parrocchia, ma dobbiamo programmare brani polifonici da cinque voci in su. Questo repertorio antico deve essere l'"ordinario" della Cappella, deve essere frequentato continuamente e deve diventare un corpus importante. Per questo nell'agosto scorso abbiamo assemblato un libro di studio che contiene mottetti, offertori e composizioni latine di Palestrina, in poche parole l'identità della Cappella. E questo repertorio va anche utilizzato continuamente nelle celebrazioni. In particolare gli offertori.

Quali in particolare?

Proprio quelli di Palestrina, l'unico compositore che ha musicato tutti gli offertori dell'anno liturgico. Per questo noi, a ogni celebrazione papale, cantiamo un offertorio palestriniano. E lo dobbiamo fare con le caratteristiche che ci contraddistinguono da sempre: canto "in voce", mai in falsetto, che serve a riempire i grandi spazi nei quali siamo chiamati a cantare, e perfetta declamazione del testo, per garantire la comprensibilità della Parola. È un dovere, se non lo facciamo noi non lo fa nessuno.

E poi?

A questo va altrettanto doverosamente coniugata un'apertura assoluta al repertorio internazionale. In Inghiltera, negli Stati Uniti, in Francia, in Germania c'è una produzione di musica liturgica contemporanea importante. Queste cose vanno gradualmente metabolizzate, proprio perché la Sistina sia un punto di riferimento internazionale, che esprima nel suo operare la cattolicità della Chiesa. È in stampa a questo scopo un libro di studio nel quale saranno inseriti brani di repertorio che vanno dall'inizio del Novecento a oggi. Non so ancora come li collocheremo nelle celebrazioni o in concerto, ma sono certo che faccia bene ai cantori frequentare autori come Duruflé, Schnitzel, Fauré, Perosi, Refice, Molfino, Bettinelli, Bianchi, Poulenc, Dupré, Gorecki, Lauridsen, Stanford e molti altri. Dobbiamo farlo per evitare che la Cappella Musicale Pontificia diventi un pezzo da museo.

(©L'Osservatore Romano 15 ottobre 2011)
immagine da Orbis Catholicus

37 commenti:

Anonimo ha detto...

Nessuno commenta ? Questo Palombella convince ma...chi mi dice che il falsetto non fosse utilizzato ai tempi del Princeps musice ? Certo che andrei pure io a tempo indeterminato a cantare in Sistina....

Anonimo ha detto...

Io lavoro in basilica....ho sentito le sue urla e i suoi insulti durante una loro prova...vergognoso e in Vaticano dicono che sia matto..e io l ho visto con i miei occhi...tutto rosso...faceva paura...la gente in visita nella chiesa era a bocca aperta!...a vita breve...non lo sopporta nessuno..!!

Anonimo ha detto...

Palombella??...meglio i vigile di piazza venezia!!

Anonimo ha detto...

Musicalmente..un disastro...tutto in tempo tagliato...senza respiro,senza lasciare i suoni..tutto uguale!!..poveri noi..

Anonimo ha detto...

Lo credevo anche più furbo questo Palombella..!!va a studiare con un docente del pontificio che poi racconta a tutti quello che gli insegna!!vantandosi di essere lui la guida del direttore della Sistina!il maestro del coro piú famoso del mondo studia con un docente del PIMS e non pensa che questo racconta tutto??il pontificio è stato il primo a scartare Palombella per la sua nomina!!...e non solo,lo ha messo a dirigere un gruppo vocale di cantori della Sistina!
E sono gli stessi cantori che lo deridono da quando è arrivato lí!si mette dentro casa uno che è mille volte meglio di lui,che gli da lezioni e che i cantori stimano molto di piú...ma si puó essere più fessi??senza parole...

Anonimo ha detto...

io invece l'ho visto e sentito urlare come un forsennato sull'altare della Confessione! Musicalmente un disastro e umanamente una persona indegna di prestare servizio in un luogo sacro.

Anonimo ha detto...

Stai parlando di Marzilli??va a dire a tutti che da lezioni al maestro della Sistina,che si incontrano per ore a parlare di direzione e repertorio e che senza di lui Palombella sarebbe perso!

Anonimo ha detto...

MARZILLI ERANO ANNI CHE VOLEVA ENTRARE IN SISTINA E CE LA FARA' E RIUSCIRA' ANCHE A DIRIGERLA PRIMA O POI!!

Anonimo ha detto...

Palombella non gli permettera' mai di dirigere la Sistina!!mi sorprende gia che gli faccia dirigere il suo gruppo vocale:i cantori faranno sicuramente un paragone tra i due maestri..!

Anonimo ha detto...

Inetto!

Anonimo ha detto...

Da quando è Monsignore? Ne indossa pure la fascia. Millantatore di titoli ecclesiastici oltre che accademici! Stolto!

Anonimo ha detto...

Palombella non ha bisogno di lezioni!!sta usando Marzilli per avvicinarsi il pims e poi lo mollera'!!Palombella!non dimentichi che Bartolucci ha imparato dai suoi cantori!!

Anonimo ha detto...

Se tolgono il maestro dei pueri di ora per Marzilli se ne accorgeranno dopo del danno!...in un anno e poco piu' i bambini della sistina sembrano di un altro coro!!sono bravissimi!intonati e finalmente cantano come una volta!!
w la vecchia scuola!!w il cantare!!altro che terze intonate scentificamente!! si prendano cantori intonati piuttosto!!

Anonimo ha detto...

MARZILLI E' IL MAESTRO DI PALOMBELLA!!

Abbasso Palombella ha detto...

Posso sapere se quello che ha detto che i bambini sono intonati parla sotto l'effetto di sostanze stupefacenti? La droga fa male, non vorrei che lo si dimenticasse. (E anca e'l vin, voendo)

Anonimo ha detto...

giustizia sarà fatta. Se il posto della sistina è indegnamente occupato, come qualcuno qui afferma, l'attuale maestro cadrà spietatamente dal trono, salesiano o meno (anche perchè...Bertone non è eterno). Vediamo tra uno o due anni.
Ma la giustizia sarà fatta. E chi ha fatto del male, del male riceverà.

Anonimo ha detto...

SOLE' SARA' IL NUOVO MAESTRO DEI PUERI IN SISTINA!...UNO DEI PIU' FERVIDI SEGUACI DI MISERACHS,CHE HA RIPETUTAMENTE MASSACRATO PALOMBELLA APPENA HA POTUTO SARA' IL NUOVO MAESTRO DEI PUERI!!..UN ALTRO CONVERTITO CHE HA INFINOCCHIATO L'INGENUO PENNUTO!!.PENOSO!!

Anonimo ha detto...

È vero!!!ecco perchè era a s.Pietro vicino Pavan domenica 29 aprile!!!....li hanno inquadrati durante l'omelia e dormivano uno vicino all'altro!!e Luciani che ha fatto miracoli che fine fa??

Anonimo ha detto...

Non si reputi penoso chi di necessità ne fa virtù.
Chi sa che il Solè abbia massacrato ripetutamente Don Palombella saprà anche che non si è potuto permettere di perdere l'occasione di uno stipendio per mantenere moglie e figli.Innanzi a ciò non esistono parti o controparti.
Mi sembra poi che Luciano Luciani non abbia fatto miracoli;credo invece che il suo posto sia tra gli esimi studiosi del Palestrina e della Cappella Musicale Pontificia come tutti dovremmo sapere.Si dedicasse con più fervore nello stilizzare un'opera omnia sulla Cappella Pontificia...
E il suo nome supererà anche il Bolsena.
Padre Bernardo OSB

Anonimo ha detto...

Luciani esimio studioso e archivista della fondazione G.P. Da Palestrina era sprecato con i bambini!cribbio non poteva fare alcun miracolo.Il grande miracolo lo farà se scriverà un Opera Omnia sulla Cappella Pontificia da Josquin a oggi..Così potrà contendersi un primato con il Bolsena.
Quanto al Solè vi invito a Pensare che un padre di famiglia non si concede il lusso dei princìpi.Che male può aver fatto?
Se pensare a campare una famiglia è reato....Come avrebbe potuto con pochi quattrini liberiani mantenere una famiglia?
Il Folle di Dunsinane

Anonimo ha detto...

Padre Bernardo,dimenticavo:
1)il Bolsena è insuperabile ma può essere semmai completato dal periodo a lui successivo fino a oggi
2)siete il confessore di Solè?
3)so che esistono dei libri sulla Cappella Sistina tra 800 e 900,ma di epoche precedenti e più gloriose?


Il Folle di Dunsinane

Anonimo ha detto...

Palombella ha tutti i cantori contro...i bambini da quando Luciani è stato sostituito sono peggiorati molto!..tutti si lamentano del comportamento del direttore..anche chi non lavora con lui!...nei sacri palazzi si parla già di una sostituzione..sarebbe increscioso dopo soli 3 anni...

d. Vittorio ha detto...

Sbaglio o da quando è arrivato Palombella i pueri sistini utilizzano il clergy sotto la veste?

Anonimo ha detto...

Io conosco Bertone...anche lui si è reso conto dell'errore e vuole togliere palombella!...si aspetta solo il momento giusto...magari appena scatta la pensione..

Anonimo ha detto...

NUOVO PAPA,NUOVO CAPO DI STATO....CIAO MASSIMO PALOMBELLA E IL SUO NARDELLA!!...
SISTINA IN MANO AI VECCHI CANTORI!!MANCA POCO,TENETE DURO!!

Anonimo ha detto...

Fonti interessanti dicono che il nuovo Papa non saluta nemmeno il Palombella e quando passa davanti il coro non li degna di uno sguardo!
Ps Ma Palombella non doveva riportare la schola romana dei grandi anni di Bartolucci??a me sembra una brutta imitazione dei cori inglesi!!cosa sta combinando??..
Guardate come faceva la musica prima di diventare maestro in Sistina e vi accorgerete che sembra un altra persona!!!you tube docet!!!

Anonimo ha detto...

VE LO DICEVO...PALOMBELLA SALUTA LA SISTINA...!!
Non finirà il suo mandato..

Anonimo ha detto...

PALOMBELLA ESONERATO A MAGGIO!!!!

Anonimo ha detto...

È vero...ho saputo anche io questa cosa!...

Anonimo ha detto...

IL GIORNO DEL CORPUS DOMINI DENTRO LA BASILICA DI S.MARIA MAGGIORE IL PAPA SI È TROVATO IL CORO DAVANTI E SENZA NEMMENO GUARDARLO HA GIRATO VERSO L ALTARE E SE NE È ANDATO!QUESTO È UN BRUTTISSIMO SEGNALE....

Anonimo ha detto...

FRISINA PROSSIMO DIRETTORE DELLA SISTINA..A BREVE..

Anonimo ha detto...

QUEI GORGHEGGI STONATI CHE IL PAPA VUOLE ZITTIRE......VENERDI DI REPUBBLICA 6 12 2013..leggete....

Anonimo ha detto...

I NUNZI STANNO CERCANDO IL NUOVO MAESTRO DELLA SISTINA!..

Anonimo ha detto...

..dicono che lo hanno già trovato...sarà un Argentino....

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

SI,VERO..CONFERMO LA NOTIZIA DAI SACRI PALAZZI..A GIUGNO NUOVO MAESTRO DEL CORO DELLA CAPPELLA MUSICALE SISTINA,IN ALTO NON SONO CONTENTI DELLA GESTIONE DEL CORO E METTERANNO UN ARGENTINO.

Anonimo ha detto...

UN ARGENTINO COME DIRETTORE DELLA CAPPELLA MUSICALE PONTIFICIA?

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