Uno sguardo veneto sulla Liturgia, musica e arte sacra, le attualità romane e le novità dalle terre della Serenissima.
Sul solco della continuità alla luce della Tradizione.

In Nativitate Domini






Díes sanctificátus
illúxit nóbis:
veníte géntes,
et adoráte Dóminum:
quia hódie descéndit lux mágna
super térram.



"Il materno invito della Chiesa a sollevare lo sguardo verso i cieli, per aspettare di là il Dio Salvatore, e, con Lui, l'affrancamento dai vincoli delle disarmonie che irretiscono gli animi, Noi desideriamo di ripetervi, diletti figli e figlie dell'Orbe cattolico, come paterno augurio in questo Natale, che trova gli uomini, bensì con gli sguardi rivolti in alto, ma coi cuori gravati da angosciosi incubi per la incerta sorte dell'umana famiglia e della sua stessa terrestre dimora.
Non così i Pastori di Betlemme, nè i Magi di Oriente scrutarono i cieli, quando ai primi apparvero gli Angeli e agli altri si mostrò la mistica stella, annunzianti la nascita del Figlio di Dio sulla terra. Un profondo stupore pervase i loro animi nell'apprendere e nell'assistere ai « Magnalia Dei » (Act. Ap. 2, 11; Petr. 2, 9), alle grandi e meravigliose gesta di Dio, che raggiungevano il culmine e la sintesi di ogni possibile grandezza in quel tenero Bambino, nato nella città di Davide, avvolto in poveri panni e adagiato in umile presepio (cfr. Luc. 2, 12). Il loro stupore però non aveva nulla in comune con lo sbigottimento e lo schianto che sogliono suscitare le terribili grandezze, bensì si tramutò in onda di soave conforto, in respiro d'ineffabile pace e di placante armonia, quali soltanto Dio sa infondere negli umani spiriti, che Lui cercano, accolgono e adorano."   
PIUS PP. XII 




Auguri! Un gioioso Natale a tutti voi!



Venezia, Santa Maria del Carmine, Adorazione dei Pastori, Cima da Conegliano, particolare.



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