"Rinnovare la fede creduta significa, certamente, come proposto dalle indicazioni della Congregazione per la Dottrina della Fede per l Anno della Fede, anche trovare occasioni di pubblica professione, senza dimenticare quell' approfondimento, anche culturale, che è sempre necessario e che, progressivamente, educa il pensiero, il quale, svincolatosi dalle maglie del mondo, inizia progressivamente, a ragionare con una mentalità di fede, traducendo, in esperienza concreta, le provvide indicazioni dell 'Enciclica Fides et ratio del Beato Giovanni Paolo II.
La fede celebrata, come indica la seconda parte del Catechismo, è un chiaro invito ad una forte riscoperta del senso del sacro, in tutte le nostre comunità, che celebrano i Sacramenti. La superficialità, e talvolta persino la banalizzazione di talune celebrazioni, hanno determinato una disaffezione al rito, che, avendo perso la propria dimensione misterica, ha perso, nel contempo, anche la propria valenza significante. È un clamoroso equivoco quello di chi crede che, riducendo la dimensione sacra e di adorazione, i riti diventino maggiormente comprensibili. Esiste un dialogo misterioso, posto in essere dallo Spirito Santo, e non certo dalle nostre celebrazioni animate , tra la forza dei Sacramenti celebrati, la grazia che essi donano e l anima di ciascun fedele. Nella misura in cui le Chiese particolari e le singole comunità riscopriranno la profonda coscienza adorante della fede celebrata, la nuova evangelizzazione riceverà vigoroso impulso, poiché la fede celebrata, secondo le norme liturgiche della Chiesa, e nella continuità con la sua ininterrotta Tradizione, è quanto di più attraente ci possa essere ed è, essa stessa, evangelizzazione.
Sappiamo bene come la verità annunciata domandi di essere accompagnata dalla forza della testimonianza. Fin dalle origini, il Cristianesimo è consistito di questa profonda unità tra la verità annunciata e l 'amore vissuto. La terza parte del Catechismo, se ben compresa, è un grande sostegno ad una proposta difede vissuta, che ha, in se stessa, una grande forza evangelizzante, poiché, anche senza parlare, esercita un invincibile magistero. Non dimentichiamo che, in non pochi casi nella storia, per fare tacere la verità è stato necessario sopprimere non solo chi la proclamava, ma anche chi la viveva. Quanti martiri, nel recente passato ed anche nel presente, hanno testimoniato e testimoniano la fede! L unità inscindibile tra fede creduta, fede celebrata e fede vissuta, sarà, allora, il principale fattore dinamico della nuova evangelizzazione. È credendo, celebrando e vivendo in maniera più autentica e fedele, che la Chiesa potrà rinnovare la propria forza evangelizzante."
Cardinal Mauro Piacenza, prefetto della Congregazione per il Clero
"Lectio Magistralis" Roma, 19 maggio 2012
7 commenti:
Quando verrà Piacenza a fare a tenere una lectio anche a Venezia?
S.E.za Piacenza è già venuto a Venezia.
Speriamo invece di vederlo pontificare solennemente nel Veneto. A Padova, ad esempio. Sarebbe l'occasione per vedere usato il parato Rezzonico.
... che purtroppo, a detta di molti, non si è potuto vedere a San Giuliano.
Perché a San Giuliano? Mi piacerebbe vederlo pontificare a San Zanipolo.
Tutti parlano di questo parato Rezzonico che nessuno ha mai visto, che potrebbe essere uno schifo per quanto ne sappia la gente. come se fosse l'unico del veneto.
Che una singola persona non lo conosca è possibile, ma che si dica per ciò che non lo conosce "la gente" è surreale.
In Veneto i parati antichi e meravigliosi sono numerosissimi; basterebbe pensare - solo - alla pianeta teresiana usata al Santo a Natale.
La realtà è che questi parati, un po' alla volta, ritornano e questo dà fastidio a molti.
Boia can, post profondo intitolato
"La profonda coscienza adorante della fede celebrata" e voi siete qui a discutere su questo o quel parato...perle ai porci!!
Auguro a tutti un 2013 con un po' più sale...
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