Uno sguardo veneto sulla Liturgia, musica e arte sacra, le attualità romane e le novità dalle terre della Serenissima.
Sul solco della continuità alla luce della Tradizione.

La prima Messa sulla tomba del Papa (neo) Beato


Immagini della prima Messa sull'Altare che accoglie le spoglie del Beato Giovanni Paolo II nella Basilica Vaticana. La Celebrazione è presieduta dal Cardinale Stanislaw Dziwisz, già segretario del neo beato.


«Deus, dives in misericórdia,
qui beátum Ioánnem Paulum, papam,
univérsæ Ecclésiæ tuæ præésse voluísti,
præsta, quǽsumus, ut, eius institútis edócti,
corda nostra salutíferæ grátiæ Christi,
uníus redemptóris hóminis, fidénter aperiámus».

«O Dio, ricco di misericordia,
che hai chiamato il beato Giovanni Paolo II, papa,
a guidare l’intera tua Chiesa,
concedi a noi, forti del suo insegnamento,
di aprire con fiducia i nostri cuori
alla grazia salvifica di Cristo,
unico Redentore dell’uomo».



immagini da Corbis, colletta da Cantuale Antonianum.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Una casula un pò più bella il divo Divisc non poteva trovarla? E poi, quell'orrenda moda di inginocchiarsi sul fianco anzichè dritto di fronte all'altare...

Caterina63 ha detto...

Trovo davvero poco confortante che ci si inginocchi davanti alla Tomba del nuovo Beato (e giustamente) ma ivi si è tolto IL TABERNACOLO e non si invitano i fedeli AD INGINOCCHIARSI DAVANTI A GESU' OSTIA-SANTA per esempio alla Comunione....
davanti all'Uomo si, si piegano le ginocchia, davanti a Dio è ancora un opcional....

Anonimo ha detto...

Non esageriamo: per toccare la lapide bisogna inginocchiarsi! E poi il Cardinale polacco in questione ha una sorta di innata venerazione per il (suo) Papa GP2, naturalmente giustificata.

pietro ha detto...

Capisco la sorta innata venerazione per il(suo) Papa GP2, però la Genuflessione si fa' solo al Santissimo Sacramento, anzi se esposto la Prostrazione. Quando io ero giovane, se per un motivo valido si doveva uscire dalla chiesa durante la celebrazione della S. Messa ed era già avvenuta la Consacrazione, non si genufletteva, ci si prostrava, ma ora tutto è cambiato. Ora anche i sacerdoti fanno fatica a prostrarsi e tante volte anche alla consacrazione si limitano solo a un profondo inchino. A noi ci insegnavano che davanti a croci, statue di santi e reliquie era sufficiente un inchino, se no si rischiava di idolatria.

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