di Andrea Tornielli (per Vatican Insider)
Benedetto XVI ha scelto il successore del cardinale Angelo Scola sulla cattedra di San Marco: è il vescovo di La Spezia, Francesco Moraglia, di origini genovesi. L’annuncio è atteso a giorni e l’ingresso nella diocesi della Serenissima potrebbe avvenire entro marzo.
Si conclude così l’attesa durata sette mesi, dopo la nomina di Scola a Milano. La «macchina» delle consultazioni per la scelta del successore si è messa in moto con notevole ritardo, complice anche il fatto che dopo l’estate è cambiato il nunzio apostolico in Italia: l’arcivescovo Giuseppe Bertello, che aveva gestito il dossier Milano, è stato promosso alla guida del Governatorato e ora diventerà cardinale, mentre al suo posto di ambasciatore vaticano presso il Quirinale è stato scelto il nunzio in Argentina Adriano Bernardini.
Moraglia è nato a Genova, il 25 maggio 1953 ed è stato ordinato sacerdote dal cardinale Giuseppe Siri il 29 giugno 1977. Dottore i teologia dogmatica, è stato direttore dell’ufficio per la Cultura e l’Università della diocesi genovese; assistente diocesano del Meic; docente di cristologia, antropologia, sacramentaria e di storia della teologia alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale; preside e docente dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Ligure. Nominato vescovo di La Spezia-Sarzana-Brugnato nel dicembre 2007 da Benedetto XVI, ha ricevuto l’ordinazione dal cardinale Angelo Bagnasco nel febbraio 2008. Attualmente ricopre l’incarico di presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione «Comunicazione e Cultura», che sovrintende ai media della Conferenza episcopale italiana.
Il nuovo patriarca può essere considerato un ratzingeriano, sia dal punto di vista teologico che liturgico. Ma le cronache spezzine hanno più volte registrato anche le sue prese di posizione in favore degli operai disoccupati: il vescovo Moraglia si era infatti interessato personalmente della situazione dei disoccupati dell’ex fabbrica di elettrodomestici San Giorno. Mentre nei giorni scorsi è stato presente alla manifestazione dei sindacati di La Spezia contro la manovra del governo, manifestando vicinanza e dicendo loro di condividere «la preoccupazione dei lavoratori» in un momento in cui è a rischio «la coesione sociale».
Lo scorso ottobre alcuni centri della diocesi spezzina – Monterosso, Brugnato e Borghetto Vara – erano stati travolti dal fango dell’alluvione. Moraglia da quel momento, ha annullato ogni impegno in agenda e ha percorso in lungo e in largo tutte le zone alluvionate. «Quello che più mi ha colpito – ha detto visitando i paesi sommersi dal mare di fango – sono le persone, la loro capacità di esprimere, nella tragedia, un supplemento di umanità. Sono edificato dalla loro dignità, dalla voglia di ricominciare. C’è gente che ha perso tutto, eppure non manca di incoraggiare altri, magari anche meno sfortunati». Moraglia ha chiesto al rettore del seminario diocesano di inviare i seminaristi a collaborare ai soccorsi: «Queste vicende sono una scuola di vita: aiutano a essere più uomini. Impareranno qualcosa di vero e reale.
Anche questo è importante per la loro formazione. Il nostro compito è stare in mezzo alla gente. Stai a sentire le persone, cerchi di tirar fuori quello che hanno dentro, incoraggi, dai una carezza. Finché c’è un rapporto forte tra parroco e comunità, ogni difficoltà può essere guardata con la certezza che sarà superata. Questa alleanza permetterà di riscoprire quella dimensione umana che abbiamo perso con il consumismo e con un’educazione che non aiuta i giovani a gustare la fatica della conquista».
La sede veneziana è uno dei tre patriarcati della Chiesa latina, insieme a Gerusalemme e Lisbona. La nomina di Moraglia non è stata oggetto di discussioni nelle riunioni ordinarie della Congregazione per i vescovi, perché, come accaduto in molti altri casi, il Papa aveva già a disposizione una documentazione sufficientemente completa.
9 commenti:
GRAZIE GRAZIE PAPA BENEDETTO! GRAZIEEEEEEEEEEEEEE
Viva il Patriarca Francesco! Il Signore gli doni pace, salute, vita e ogni celeste benedizione. Possa, con la grazia del Salvatore nostro e per intercessione della Sua gloriosissima Madre, guidare con sapienza ed intelletto quella parte eletta di Chiesa che è in Venezia e che il Sommo Pontefice ha voluto affidare alle sue premurose cure pastorali. Viva! Viva! Viva!
un evento per l'intero triveneto. Preghiamo per il nuovo patriarca, perchè non sia mangiato vivo da quei lupi dei nostri vescovi. San Marco e San Prosdocimo lo accompagnino in questo nuovo ministero.
Te Deum laudamus:
te Dominum confitemur.
Te aeternum patrem,
omnis terra veneratur.
Tibi omnes angeli,
tibi caeli et universae potestates:
tibi cherubim et seraphim,
incessabili voce proclamant:
"Sanctus, Sanctus, Sanctus
Dominus Deus Sabaoth.
Pleni sunt caeli et terra
majestatis gloriae tuae."
HO IL CUORE CHE ESPLODE DI GIOIA!
Il Papa si è fatto illuminare dallo Spirito Santo in questa scelta. Non poteva fare una scelta migliore.
Grazie Santo Padre.
Vergogna...
é grande intellettuale ma al contempo sa stare in mezzo agli operai licenziati per confortarli e aiutarli. Non si tira in dietro, si rimbocca le maniche e in silenzio tesse una rete fino a che tutti non vengono riassunti. Ha un gran cuore che batte per le sue pecore.
E' amato dal popolo, è stimato dalle autorità.
E' un vescovo moderno, non modernista.
la sua Spezia ora piange!
Non ne avrà mai un altro così!
ASPETTATE,,, NON VORREI CI FOSSERO SORPRESE
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