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Furto sacrilego a Burano


 
di Simone Bianchi (per la Nuova di Venezia e Mestre) 
Rubati gli ex voto alla Madonna nella chiesa di San Martino Vescovo a Burano. La scoperta è stata fatta ieri dal parroco don Renzo Mazzuia e dai suoi assistenti e nel pomeriggio è stata poi sporta denuncia alla stazione dei carabinieri dell’isola. Un episodio che sta creando non pochi malumori e amarezza tra i residenti, per un gesto ritenuto da tutti “ignobile” per il luogo scelto e per ciò che è stato sottratto alla chiesa di Burano. Gli ex voto sono infatti dei doni che i fedeli fanno alla Madonna, o al santo cui si sentono più legati, per chiedere un aiuto oppure ringraziare per qualcosa che hanno ricevuto per loro oppure i familiari. Fatto sta che domenica pomeriggio dalla statua della Madonna che si trova sul secondo altare a sinistra rispetto all’ingresso della chiesa di San Martino Vescovo, sono sparite alcune collanine, medagliette e braccialetti in oro che erano stati messi dai fedeli in segno di preghiera e ringraziamento. «Una cosa del genere non si era mai verificata a Burano, quantomeno nei dieci anni di sacerdozio che finora ho trascorso qui – argomenta il parroco, don Renzo Mazzuia – Mi è stato detto che domenica pomeriggio era stata notata una persona aggirarsi nella chiesa, ma sembrava un fedele intento a pregare. Invece deve aver preso una seggiola per salirci sopra e raggiungere gli ex voto, per poi rubarli e andarsene. C’è tanto stupore e amarezza per quanto successo». Oggetti che non avevano un grandissimo valore economico, ma che per i fedeli che li avevano messi sulla statua della Madonna avevano invece un enorme valore affettivo. In queste ore quanto accaduto ha fatto rapidamente il giro dell’isola provocando un inevitabile sdegno tra i 3.500 abitanti di Burano. E sembra che ha compiere il gesto non sia stato un residente, bensì un turista di passaggio. «Profanare in questo modo un luogo sacro qual è la nostra chiesa di Burano ha davvero dell’incredibile - sostiene il consigliere comunale buranello, Davide Tagliapietra - La speranza è che si riesca a risalire in qualche modo al colpevole. Un gesto davvero brutto su un’isola che fino a poco tempo fa non era quasi mai stata toccata da episodi simili».
C’era stato qualche piccolo atto vandalico contro dei lampioni o panchine, forse più una bravata di qualche ragazzo, fino al furto di Gratta & vinci e sigarette in una tabaccheria circa una ventina di giorni fa. Per il resto, Burano era e rimane ancora un’isola felice sotto questo profilo e con una microcriminalità praticamente inesistente. «A nome del gruppo di Protezione civile di Burano - commenta il coordinatore Filippo Lazzarini - esprimo rammarico, e invito il colpevole a restituire la refurtiva che va al di là della perdita economica, ma che ha in essere gli affetti e i ricordi più cari delle famiglie che li hanno donati alla Madonna. Siamo rimasti molto colpiti dall’accaduto, visto che il nostro gruppo é composto da persone credenti e ha come patrono proprio San Martino, nella cui chiesa abbiamo scortato durante le ultime celebrazioni le reliquie di Santa Barbara. Ci chiediamo se questi siano i sintomi di un disagio sociale che si espande a macchia d’olio, visto quello che succede a livello nazionale, e speriamo in un rapido lieto fine della vicenda».

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