Quando il Doge aveva prerogative vescovili e il Primicerio di San Marco, suo Cappellano, ne era rappresentante. Da Demetrio Tribuno (819) alla soppressione del titolo con Luigi Paolo Foscari, nel 1807. Un appuntamento per riscoprire una delle figure più interessanti e radicate nella storia della Serenissima.
mercoledì 30 marzo 2011 alle ore 18.00
presso la sala Sant’Apollonia, Castello 4309
verrà presentato il volume
Il Primiceriato marciano
al tramonto della Repubblica di Venezia
La visita pastorale di Paolo Foscari (1790-1796). I . Basilica ducale
di Manlio Miele
Sopravvissuto di pochi anni alla fatidica caduta della Repubblica di Venezia nel 1797, il Primiceriato di San Marco, ossia quella singolare prelatura addetta all’officiatura della cappella ducale, restò in vita fino al 1807 quando la basilica divenne sede del Patriarcato di Venezia.Una dettagliata analisi dal punto di vista del diritto canonico di questa particolare istituzione ecclesiastica – un “quasi vescovo” facente capo direttamente al doge–, della sua giurisdizione e delle sue dipendenze fra cui alcune parrocchie della città e la Pietà, viene oggi riproposta dal volume di Manlio Miele, contenente pure l’edizione integrale dell’ultima visita pastorale del Settecento riguardante San Marco.
relatori
Giorgio Feliciani, Università Cattolica di Milano, Studium Generale Marcianum
Irene Favaretto, Procuratore di San Marco
Francesca Cavazzana Romanelli, Archivio Storico del Patriarcato di Venezia
coordina l’incontro
Don Diego Sartorelli, Direttore dell’Archivio Storico del Patriarcato
sarà presente l’autore.
Dalle 17.00 sarà possibile visitare nell’adiacente sede dell’Archivio patriarcale
un’esposizione di documenti riguardanti la basilica di San Marco tratti dall’archivio del Primicerio e da altri fondi
Nessun commento:
Posta un commento