Uno sguardo veneto sulla Liturgia, musica e arte sacra, le attualità romane e le novità dalle terre della Serenissima.
Sul solco della continuità alla luce della Tradizione.

Sarà Moraglia?



Un ligure a Venezia? Per Diniello pare tutto compiuto: sarà il giovane vescovo genovese a sedere sulla Cattedra di San Lorenzo Giustiniani. 

di Ugo Dinello (per la Nuova di Venezia e Mestre)  

Monsignor Francesco Moraglia, attuale vescovo di La Spezia, si avvicina a grandi passi a Venezia. E’ questo il nome che sarebbe stato già comunicato in via ufficiosa alla diocesi lagunare dal nunzio apostolico in Italia, monsignor Adriano Bernardini, in attesa della comunicazione ufficiale, attesa nei prossimi giorni. Francesco Moraglia sembra quindi essere il prescelto all’interno della pattuglia dei vescovi indicati per succedere in laguna al cardinale Scola dopo la sua nomina ad arcivescovo di Milano. Tra questi vi sono il vescovo di Terni, Vincenzo Paglia, quello di Trieste, Giampaolo Crepaldi, quello di Udine, Andrea Bruno Mazzoccato, mentre nei giorni scorsi tra i cattolici veneziani era corso il nome di monsignor Beniamino Pizziol, appena nominato a Vicenza. Per l’ingresso del nuovo patriarca è stato scelto un giorno particolare per la sua doppia valenza religiosa e civile: il 25 marzo. In esso la Chiesa cattolica celebra l’Annunciazione a Maria mentre la tradizione della Serenissima vi identifica il mitico giorno della fondazione di Venezia nel 421. In realtà l’iter per l’arrivo di monsignor Moraglia sarà lungo e complesso. Nei giorni scorsi è già avvenuta la comunicazione ufficiale da parte del nunzio apostolico allo stesso prescelto, cui è seguita l’accettazione da parte di monsignor Moraglia. Poi vi sarà la comunicazione ufficiale e contemporanea in Vaticano, nella diocesi di provenienza (La Spezia) e in quella di destinazione (Venezia). Seguirà la “presa di possesso”, atto canonico e civile, quindi l’ingresso. Monsignor Moraglia è nato a Genova il 25 maggio 1953, ordinato nel ’77 e nominato vescovo della Spezia nel 2007. Ha collaborato con il segretario di Stato della Santa Sede, Tarcisio Bertone, quando questi era arcivescovo di Genova, ma anche con il presidente della Cei Angelo Bagnasco. E’ apprezzato da papa Benedetto XVI che ha caldeggiato la sua nomina a presidente della fondazione “Comunicazione e cultura” della Cei, da cui dipende anche TV2000, la televisione di proprietà della stessa Conferenza episcopale italiana, richiesta di nomina ben accolta dallo stesso Bagnasco. Sembra così destinata a concludersi la lunga attesa dei cattolici veneziani per avere un nuovo pastore. Un periodo di “vacatio” che è stato prolungato dalla contemporanea mancanza del nunzio in Italia, cioè della persone cui viene delegato l’iter di nomina dopo la scelta da parte di papa Benedetto nella terna di nomi presentati dai vescovi.

46 commenti:

Anonimo ha detto...

La redazione del blog sacris solemnis non sarà arguta, ma nella scelta delle immagini è imbattibile.

Anonimo ha detto...

RINGRAZZIO IDDIO SANTISSIMO E IL PAPA BENEDETTO PER QUESTO MERAVIGLIOSO REGALO PER VENEZIA E PER IL VENETO!


Antonio M

Gaspare del Cervello ha detto...

I vescovi se lo mangiano vivo Padova in primis. A san Simeone cantano un te Deum!

Anonimo ha detto...

Spero con tutto il cuore che la notizia sia vera. La mia gioia è immensa. Evviva il Patriarca Francesco Moraglia!

Anonimo ha detto...

Anche io non so come lodare e ringraziare Iddio!!! Spero che la notizia sia vera!!! W Moraglia Patriarca!!! Sara' un Patriarca capace di unire e far crescere i cattolici di Venezia... Certo che se la notizia e'falsa la delusione sara' enorme... Ma in ogni caso confidiamo nello Spirito Santo.

Anonimo ha detto...

Gentile Redazione, intanto complimenti per la foto che avete scelto. Sarei curioso di sapere: 1)dove l'avete pescata e 2)chi e' il Cardinale che si copre la faccia? Forse Comastri?

Pastor Angelicus ha detto...

Se dovesse essere vero Pastor Angelicus si getterà dal Ponte di Rialto, con un masegno legato al collo.
La stessa, misera fine del compianto Pietro il Romano di venerata memoria, che a mezzogiorno del 28 giugno si sparò un colpo di rivoltella in bocca.
Povera patria. Poveri noi.
Venezia, (scoassa)^3 ha perso tutto, vescovo ausiliare, patriarca e cardinale, e si prepara a subire lo schiaffo del genovese.
Povera patria.

Anonimo ha detto...

bene sono veramente soddisfatto...sper che adesso il nuovo metropolita del Veneto dia un drizzone al nostro toni mattiasso e company

Anonimo ha detto...

pare che stiano mettendo il leone sullo stemma! E' tutto vero! Il Patriarca Moraglia entrerà a Venezia il 25 marzo! Vestirà violaceo per la quaresima ma Venezia sarà in festa!

Giampiergiangiacomo ha detto...

Fino a prima di Natale era in corsa anche Luigi Negri, vescovo di San Marino (candidatura voluta dallo stesso Benedetto XVI: per questo se ne è parlato assai poco fino ad oggi).

Negri però si è sempre rovinato da solo la carriera perché ha ripetutamente ricordato che la massoneria è condannata dalla Chiesa, ha spesso parlato contro l'aborto, e ora ha perfino criticato aspramente l'«opera» blasfema in programma a Milano.

Insomma, Negri si è rovinato con le sue mani (è il vescovo italiano col record assoluto di "si vocifera che verrà promosso [inserire qui una prestigiosa diocesi a caso]"), ed avendo oramai perso quest'ultimo treno (ha settant'anni) è destinato a pensionarsi (marcire) in quella piccola diocesi di montanari.

Federico Tedeschini ha detto...

Vorrei fare una piccola chiosa sulla nomina del patriarca veneziano, svincolata da riferimenti a nomi, veri o fantasiosi.

Per statuto il patriarca di Venezia è Gran Cancelliere della Facoltà teologica del Triveneto. Mi sembrerebbe abbastanza ovvio che la Santa Sede, nel predisporre i requisiti di [I]questa[/I] nomina, abbia considerato almeno una laurea ecclesiastica come altamente 'opportuna' nel candidato.

Ciò premesso, rimango esterrefatto di fronte alle considerazioni puramente campanilistiche di alcuni forumisti. Come se l'essere - che ne so - di Treviso o di Padova, sia un requisito di per sé sufficiente per essere nominati. La provenienza geografica non può in alcun modo costituire un giudizio di valore e per fortuna, o meglio grazie a Dio, la Santa Sede è fatta da persone intelligenti.

Gaspare del Cervello ha detto...

A Padova hanno sperato che Mattiazzo prendesse il volo, ma niente. Ma dico io: è normale che la nipotina del vescovo posi in un calendario sexy? http://www.ilrestodelcarlino.it/rovigo/cronaca/2012/01/07/648742-nipote_vescovo.shtml figuramoci... anzi, secondo me sperava anche lui di finire a Venezia, per finire in ghingheri la trionfante carriera e scappare dalla fumosa Padova dove non gli fanno fare niente. Quindi adesso a Venezia finisce un figlio di Siri (128 parrocchie) e a Padova (459 -quattrocentocinquantanove- parrocchie)resta in mano al una sorta di triumvirato segreto che ragiona in stile anni '70.

don Sebastiano ha detto...

Vedo che è di moda prendere in giro i padri vescovi. Bene. Qualcuno parli al Vescovo di La Spezia e spieghi chiaramente che qui in veneto l'800 è finito da tempo, ed è finito anche il '700 con i visconti e vescovi principi e che le pianete e i manipili e i mantelli aurati sono finiti nella pattumiera da trent'anni. Che non creda di arrivare con la coda o con i tabarri porpora perchè tiro pomodori (non li tiro al vescovo ma agli strascichi).

Più PAROLA, meno teatro

Caterina63 ha detto...

"don" Sebastiano.... veramente un prete? se così fosse si ritiri in meditazione sul Dialogo della Divina Provvidenza di santa Caterina da Siena, che per questo Paolo VI la proclamò Dottore della Chiesa, quindi si presume che ne sappia più di lei come vadano trattati i Pastori....ed anche sul come devono rispondere ed intervenire i Sacerdoti...
Non ci sono insegnamenti solo per noi laici, ma soprattutto per voi sacerdoti e vedo che lei ne ha molto bisogno quando denigra la Tradizione della Chiesa nel suo apparato anche esteriore che ha sempre indicato quello interiore e quello teologico...

un prete che si esprime come lei non ha nulla da insegnare!

Anonimo ha detto...

Don Sebastiano, mi auguro di cuore che lei non sia prete.

Decima sapiens ha detto...

... l'altro è il Cardinal Severino Poletto, emerito di Torino, riconoscibilissimo da cio che sporge dalla mano a sipario ...

Federico Tedeschini ha detto...

Bello il post di uno che si definisce "don Sebastiano".

Vogliamo un prelato che si comporti tipo telepredicatore televisivo; che non porti la stola "tanto nessuno la vede"; che metta (a San Marco!) paramenti tipo Raffaella Carrà; che porti una mitria non amplius trium centimetrorum; che si faccia dare del "tu" da tutti; che proibisca la polifonia a favore del Santo delle lampadine; che vada incontro alla ggente; che alla Mira arrivi in bicicletta; che dica in continuazione che gli è stato rivelato che la Chiesa deve cambiare; che a San Marco costruisca una tavola in mezzo alla navata, possibilmente demolendo l'iconostasi, visto che questa è ben anteriore e all''800 e al '700; che disponga che i parati marciani, compreso quello Ottoboni, vadano "in pattumiera".

Se possibile, che in patriarchio esponga i ritratti del Che e di Obama, che tanto hanno fatto per il progresso dell'Umanità. E, dulcis in fundo, che scriva una lettera aperta a Bertinotti sulle prospettive di collaborazione tra cattolici e marxisti.

RIDATECI IL '68!

Redazione Sacris Solemniis ha detto...

Siete invitati ad usare nomi reali o perlomeno decenti su Sacris Solemniis.


Tony ha detto...

Moeghea Pastor Angelese! Quanti problemi ghetto? Se te fosse rivà el Papa a Patriarca te garessi catà SICURAMENTE fora qualche sporchesso par cui lamentarte... imbriagon!

W MORAGLIA e guai a chi RAGLIA!

Tony ha detto...

Xe tornà ea bon costume. Benon.

Anonimo ha detto...

Don Sebastiano è la prova evidente di quanto la Chiesa del Triveneto sia stata minata nelle sue fondamenta. Quanti danni hanno fatto i vescovi del Triveneto! Quanti danni stanno facendo i preti da loro scelti e formati! Siamo arrivati al punto che si minaccia di tirare i pomodori ad un vescovo umile con la cappamagna, ma si osanna il vescovo despota e tiranno che preferisce vestirsi di stracci. I fedeli del Triveneto sono stati diseducati, traviati da questi personaggi. E' arrivato il momento di fare pulizia da tutta questa sporcizia mascherata di falsità ed ipocrisia!
Ben venga Moraglia!

Davide ha detto...

Grande Federico Tedeschini!

Anonimo ha detto...

E adesso mandano Guido Marini a La Spezia.

S.E. Mons. Giuseppe Mani ha detto...

Questa non è Chiesa, ma BARACCA!

Anonimo ha detto...

Prego?? Sua Eccellenza non è stato molto chiaro...

federico tedeschini ha detto...

Guido Marini a La Spezia? Sta tanto e tanto bene dov'è e quindi non ne vedo il motivo.

La Chiesa una baracca? Ma dov'è nato Gesù?

Anonimo ha detto...

Alla Spezia mandano mons. Luigi Ernesto Palletti, classe 1956, attuale vescovo ausiliare di Genova.

Anonimo ha detto...

ho sentito dire che vogliono fare vescovo G. Marini per mandarlo di nuovo in liguria.

Anonimo ha detto...

Guido Marini potrebbe andare Ventimiglia, appena Mons. Careggio va in pensione.

Anonimo ha detto...

noooo Mons Marini lasciatelo a Roma per favore....

Anonimo ha detto...

Vedo che qui scrive gente informata! E al posto di Guido Marini chi va a finire? Spero ritorni Piero Marini, almeno non c'era tutta la sfilata di camici da urlo e di pianete ricamate.

Comunque so per certo che i vescovi veneti sono infuriati "la collegialità conciliare è finita nella confessione con Paolo VI e Giovanni Paolo I"

Anonimo ha detto...

I vescovi veneti e´meglio che si stiano zitti. Quando sceglie il Papa entrano in gioco meno interessi di potere.

federico tedeschini ha detto...

"la collegialità conciliare etc.".
Cosa ci entra la collegialità con la nomina dei vescovi?

Quanto a pianete e camici, c'è il piccolo particolare che questi erano chiusi in armadi e che, una volta usciti, NON SONO COSTATI NULLA.
Devo dire di più?

Anonimo ha detto...

Dica dica per favore....ma la chiesa è sempre statra fatta di camici con pizzi...il mio vecchio parroco che era un convinto riformatore...portava il camice del suo predecessore che era monsignore con manicotto di pizzo..e quando celebrava i vespri ( solo più nelle grandi solennità non mancava mai di mettere il Piviale col colore liturgico. Ragazzi si parla di cose serie...nonm di camici o casule da far accapponare la pelle...abbiamo visto cosa ha fatto Marini il vecchio...tanto che è stato spedito altroveee. Viva Marini junior e speriamo che il Santo Padre lo tenga stretto a Roma con le sue solenni liturgie. A Venesia vada pure chi il Papa VUOLE MORAGLIA ? Vedremo quando sarà ufficiale ...ora è ufficioso quindi potrebbe anche arrivare....GIORDANO W W Giordano

Anonimo ha detto...

LA REPUBBLICA

Pag 12 La nomina: Moraglia a Venezia



Sarà Francesco Moraglia, attuale vescovo di La Spezia e presidente della tv della Cei, il nuovo patriarca di Venezia. Moraglia, 58 anni, genovese, è stato in passato collaboratore sia di Bagnasco sia di Bertone.

24-01-2012

Sarà pure officioso, ma perchè allora sono tutti così convinti dell' elezione di Moraglia? Qualcosa sarà trapelato. W Moraglia!

Anonimo ha detto...

Anche oggi nulla .......... è un'attesa snervante! Comunque finalmente i vaticanisti sono stati fregati alla grande. Questa volta le notizie sono giunte proprio da La Spezia. Tornielli che ama il primato questa volta (e giocava in casa) si è fatto scappare la vacca dalla stalla. Toh! Spero che le campane di Venezia suonino a festa sabato!

Anonimo ha detto...

UN GENOVESE A VENEZIA? MA ALLORA LA SERENISSIMA è PROPRIO FINITA!

Anonimo ha detto...

no non è finita perchè ora arriva chi la farà rinascere !!

Anonimo ha detto...

Altro che finita... risorgerà gloriosa e serenissima!

Saccente ha detto...

Il clero della diocesi di La Spezia è convocato per sabato prossimo venturo!

Anonimo ha detto...

Quindi novità per la mattina di sabato 28 gennaio? E in Patriarcato tutto tace? I vicari sono stati convocati anche a Venezia?

Anonimo ha detto...

Ricordo che il giorno di san tommaso il clero di venezia è da sempre convocato, è tradizione e consuetudine.

Anonimo ha detto...

in realtà il clero spezzino è convocato in seminario, come ogni anno, per partecipare sabato 28 alle 9.30 alla conferenza di un padre domenicano, in occasione della festa di s. Tommaso.
Che poi, già che sono tutti lì, colgano anche l' occasione per dare l' annuncio della nomina non ne ho idea, ma mi pare strano, di solito queste notizie si danno in episcopio.
staremo a vedere

Anonimo ha detto...

TE DEUM LAUDAMUS...

Anonimo ha detto...

Sono spesso a La Spezia. Il nostro Vescovo ha cambiato la Diocesi !
A Venezia farà bene!
Peccato per la Spezia !

Anonimo ha detto...

Però quel giornalista veneziano aveva indovinato tutto!!!! Prima ancora che la nomina venisse comunicata, quindi quando lo sapeva solo il Vaticano e Moraglia. Com'è possibile???

Anonimo ha detto...

Beh, se è per questo, a Genova lo si sapeva con qualche ora di vantaggio su Dinello stesso... :)

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